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AZIENDE
E PRODOTTI
È L’ EXPORT LA CARTA VINCENTE DEI SALUMI ITALIANI
FATTURATO E CONSUMI IN LEGGERA CRESCITA; PREZZI AL CONSUMO PIÙ
BASSI DELL’INFLAZIONE
Il 2007 è stato per il comparto dei salumi un anno caratterizzato
da una leggera crescita della produzione e dei consumi e un aumento interessante
dell’export che ha retto nonostante il forte aumento dell’euro
e il generale rallentamento della crescita del commercio internazionale.
Il settore, infatti, ha compiuto ulteriori sforzi verso una più
elevata produttività, ma nonostante ciò non è stato
facile recuperare alcuni aumenti consistenti e prolungati di alcuni costi
(energia, costo del denaro, costo del lavoro), causa la forte resistenza
della distribuzione ad accettare anche piccoli incrementi dei prezzi.
Tutto ciò ha decisamente inciso sulla redditività del comparto,
da diversi anni ferma o leggermente decrescente. Di seguito sono riportati
in sintesi i principali indicatori del settore. Ecco i dati rilevati da
ASS.I.CA., Associazione Industriali delle Carni, l’organizzazione
nazionale di categoria che, nell’ambito della Confindustria, rappresenta
le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine.
ITALIA: SALE LIEVEMENTE LA PRODUZIONE
(+1,3%), FATTURATO (+1,7%) E DOMANDA INTERNA (+0,7%)
Nel 2007 la produzione nazionale di salumi è aumentata dell’1,3%
arrivando alla cifra record di 1,177 milioni di tonnellate e il fatturato
del comparto si è complessivamente portato a 7.504 milioni di euro
(+1,7%): un miglioramento quest’ultimo al di sotto del tasso di
inflazione e quasi interamente dovuto alla crescita della produzione,
visto che i prezzi all’ingrosso sono aumentati di appena lo 0,4%.
CONSUMI:
IL PROSCIUTTO COTTO IN TESTA ALLE PREFERENZE DEGLI ITALIANI
La struttura dei consumi interni vede sempre il prosciutto cotto al primo
posto con una quota pari al 25% del totale dei salumi, seguito dal prosciutto
crudo (che si è portato al 21,9%).
PREZZI: SALUMI E CARNI SUINE BATTONO L’INFLAZIONE
I prezzi alla produzione del settore suinicolo sono, in genere, diminuiti:
nonostante gli enormi aumenti di tutti gli altri costi di produzione (dall’energia
elettrica ai carburanti, dal costo del lavoro ai tassi di interesse, fino
alle materie prime cerealicole necessarie ai mangimi), la carne suina
all’ingrosso, nel 2007, è diminuita del 4% rispetto al 2006.
I prezzi al consumo sono aumentati nel 2007 molto meno dell’inflazione
e, per alcuni importanti prodotti, addirittura diminuiti: a fronte di
un indice generale del 2.6% i salumi sono cresciuti dell’1,9% mentre
la carne suina è cresciuta solo dell’1,1%. Addirittura, nel
2007, il costo medio al consumo di un importante prodotto come il Prosciutto
di Parma ha subito un calo dell'1,2%.
EXPORT IN CRESCITA: +6,6% IN VALORE E +4,3 IN QUANTITA’
Nel 2007, il settore leader in Europa per numero di DOP e IGP (29 salumi
tutelati) ha confermato la tendenza all’aumento delle esportazioni
di salumi superando i valori percentuali dell’anno precedente. Nel
periodo di riferimento sono stati spediti oltre confine prodotti per ben
105.900 tonnellate (+4,3%) per un corrispettivo di circa 820 milioni di
euro (+6,6%). L’attivo commerciale ha evidenziato un im-portante
miglioramento, passando da 623 a 679 milioni di euro (+8,4%).
OTTIMO IL RISULTATO DAGLI USA: +14,1% NONOSTANTE IL SUPER EURO
Da sottolineare, il risultato messo a segno nello scorso anno dai nostri
prodotti negli USA: oltre 4.100 tonnellate (+14,1%) per un fatturato superiore
ai 42,8 milioni di euro (+15,7%).
FRANCIA E GERMANIA: NOSTRI PRINCIPALI PARTNER
All’interno del mercato unico, la Francia - nonostante un incremento
limitato (+0,1%) - ha mantenuto il ruolo di primo destinatario delle nostre
esportazioni in termini di quantità (circa 23.600 tonnellate per
un valore pari a oltre 168,3 milioni di euro, +3,5%). La Germania, l’altro
Paese fondamentale per le nostre esportazioni, per la prima volta negli
ultimi 5 anni ha chiuso
con un contenuto calo delle esportazioni, scese circa a 22.770 tonnellate
(-1,8%) delle circa 23.200 del 2006. Si conferma comunque il nostro primo
mercato di riferimento in termini di fatturato
L’ITALIA PRIMA IN EUROPA PER TIPICITÀ
Ben 29 salumi italiani hanno ottenuto gli ambiti riconoscimenti DOP e
IGP. Nell’ambito della salumeria i prodotti italiani costituiscono
il gruppo più numeroso, rappresentando più del 33% del patrimonio
di prodotti carnei tutelati dall’Unione Europea.
SALUTE E CORRETTA ALIMENTAZIONE: UN IMPEGNO DI TUTTA LA FILIERA
Pur nella rigidità delle ricette tradizionali (prodotti DOP e IGP)
e con i limiti tecnologici della produzione dei salumi (che sono conservati
attraverso l’aggiunta di sale), i progressi nelle tecniche di produzione
hanno portato a un generale miglioramento del profilo nutrizionale di
questi prodotti. Alla diminuzione dei grassi nella materia prima è
stata accompagnata una minore aggiunta degli stessi grassi nei prodotti
macinati (salami, mortadelle).
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