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AZIENDE E PRODOTTI
La “BellIdea” di Galbani
Che
sia un prodotto originale lo si evince già dal nome che in provocatorio
spregio all’ortografia (i copy in nome della creatività peraltro
fanno questo e altro) ha eliminato l’apostrofo tra aggettivo e sostantivo.
Ma l’originalità più rimarchevole sta nell’aver
trasformato il formaggio crescenza, di cui Galbani è leader del
segmento con il 35% di quota di mercato, in una vellutata pensata come
rompi-digiuno piuttosto che per un uno spuntino o pasto leggero. La strategia
del marketing oltre a puntare sulle tendenze di wellness in atto, ha evidenziato
sin dal packaging, che indubbiamente funzionale ricorda il vasetto classico
degli yogurt amplificandone, quantomeno psicologicamente, la salubrità
e il gusto insiti appunto nello yogurt, traslandoli in questo innovativo
prodotto caseario.
Target primario l’universo femminile che dovrebbe apprezzare oltre
alla praticità d’uso, l’equilibrato dosaggio (100 gr)
e l’assicurazione di un prodotto “quasi” light che conta
il 30% in meno di grassi rispetto alla Certosa classica. L’operazione
di lancio sarà supportata da una campagna televisiva curata dall’agenzia
Ogilvy & Mather con mini-comunicati non certo indimenticabili e, a
seguire, da una campagna pubblicitaria tabellare sui maggiori settimanali.
Dovrei dire del gusto. Poiché: a) sono un maschietto anagraficamente
fanée seppur dotato ancora di buona dentatura, b) amo sapori più
decisi, sono quindi fuori target e meno sensibile alle promesse del prodotto,
pertanto non mi pronuncio. (g.c.)
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