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AZIENDE
E PRODOTTI
Aragosta, regina della tavola
Nello
splendido scenario di Castelsardo si è conclusa la 3^ edizione
della rassegna concorso l’aragosta, regina della tavola che intende
rendere riconoscibile e identificabile il territorio del nord ovest della
Sardegna da Sassari ad Alghero, Bosa, Castelsardo, Porto Torres, Sennori,
Sorso, Stintino, Valledoria nel binomio con l’aragosta del Nord
Ovest della Sardegna: Palinurus elephas, che costituisce l’elemento
di maggior pregio della gastronomia locale, e non solo.
La manifestazione, organizzata dall’Associazione Provinciale Ristoratori
aderente alla F.I.P.E. Confcommercio Sassari, congiuntamente alla Provincia
di Sassari, alla CCIAA, al Comune di Castelsardo, la Fondazione Banco
di Sardegna e la Federalberghi Sassari-Gallura si è svolta nel’arco
del mese di giugno 2008, destinata a continuare negli anni a venire, almeno
fino a quando l’uomo sarà in grado di gustare quanto gli
offre la buona terra ed il mare.
La manifestazione, destinata a diventare un prodotto turistico di tipo
primario, si articola in tre momenti :
Il concorso, che ha rappresentato un momento di confronto fra una trentina
di ristoranti che hanno dato vita ad un sistema sinergico nell’interpretazione
di un prodotto di nicchia, sicuramente, data l’esclusività
della materia prima, l’aragosta,e il suo prezzo; ma un prodotto
che ha le potenzialità per dare lustro al territorio ed attrarre
flussi turistici indipendentemente dal corso delle stagioni.
Il viaggio attraverso i 5 Sensi, che ha voluto trasmettere il piacere
di recuperare “ sensi perduti “ valorizzando i sapori, i profumi
ed i colori dei prodotti tipici della Sardegna creando luoghi suggestivi
all’interno del Castello dei Doria in un affascinante viaggio dove
il binomio cibo e cultura è stato esaltato da giochi psicologici
sensoriali. Sollecitare il palato ad usare le sensazioni gustative primarie
di amaro, acido, dolce e salato. Stimolare il tatto e l’olfatto
in un percorso al buio per riconoscere , toccando e odorando, spezie e
cibi della tradizione isolana senza l’ausilio della vista con la
preziosa collaborazione dell’Associazione Italiana Ciechi di Sassari.
Due
eleganti concerti nello splendido scenario del parco de Lu Granaddua hanno
coinvolto l’udito, mentre la vista ha trovato piena soddisfazione
spaziando dalle terrazze del castello Doria che domina un mare di smeraldo
. Un’esperienza che ha dimostrato come i sensi siano la magia del
mondo.
Il convegno, organizzato con il supporto tecnico scientifico della Confraternita
enogastronomica Nord Ovest della Sardegna e con il patrocinio di ASA Associazione
Stampa Agroalimentare Italiana, ha affrontato alcune tematiche legate
alla pesca dell’aragosta, quali l’evoluzione storica e gli
aspetti prettamente scientifici con alcune riflessioni relative ai flussi
turistici legati anche alla gastronomia e l’innovazione dell’aragosta
nella tradizione della tavola senza sconvolgimenti.
Lorenzo Chessa, docente Ecologia ed Oceanografia Biologica Università
di Sassari; ha sviluppato i temi relativi alla biologia ed ecologia dell’aragosta
mediterranea; Giovanni Delrio, presidente cooperative dei pescatori ha
esposto una colorita immagine delle peculiarità della pesca dell’aragosta;
Alessio Tola, docente di Scienze Merceologiche, Facoltà di Economia
dell’Università di Sassari ha enunciato strumenti e metodi
per la valorizzazione dell’aragosta del Nord Ovest della Sardegna,
vista anche come innovazione della tradizione da Giovanni Staccotti, giornalista
storico dell'alimentazione e delle tradizioni culinarie ed enoiche, socio
onorario dell’Associazione della Stampa Agroalimentare Italiana.
Si può ripetere l’azione condotta dalle nobili dame rinascimentali
che hanno fatto conoscere la cultura del loro Paese d’origine nei
reami dove sono andate spose di regnanti locali. Regine difese dai paladini
con compiti analoghi alla DOP denominazione di origine protetta richiesta
per tutelare l’aragosta del Nord Ovest della Sardegna.
Paladini al seguito di Isabella d’Aragona accolta a Milano con grandi
feste culminate in un pranzo con la regia di Leonardo da Vinci attivo
nella splendida Corte sforzesca Dal matrimonio con Gian Galeazzo Sforza
e nacque Bona Sforza che andò sposa nel 1517 a Sigismondo re di
Polonia: la nazione più importante del momento che estendeva la
sua influenza dal Mar Nero al Mar Baltico con capitale Cracovia. Una città
ricca di cultura La città con l’Università dove studiò
Copernico, dove la regina italiana, con il suo seguito di paladini del
gusto, trovò terreno fertile per la cultura italiana.
L’aragosta deve trovare il suo spazio nelle tradizioni delle contrade
che la vorranno accogliere innovando le loro elaborazioni cucinarie senza
inutili quanto dannosi stravolgimenti. Gusto inteso nella sua veste più
ampia che non si limita semplicemente a distinguere i sapori ma anche
una scelta personale motivata da inclinazioni individuali nel valutare
il bello di opere artistiche; può essere gustoso un piatto come
gustosa è una lettura o una scena perché provocano piacere
o divertimento nell’uomo di buongusto.
Giovanni Staccotti
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