AZIENDE E PRODOTTI

I segreti dell’Aglianico del Vulture
Una sperimentazione congiunta di Cantina Terra dei Re e Università di Basilicata

Con la vendemmia 2007 la Cantina Terra dei Re e l’Università degli Studi di Basilicata hanno realizzato un accordo finalizzato all’utilizzo di lieviti autoctoni, estratti direttamente da uve Aglianico e sottoposti a 15 anni di selezione e purificazione. La prova è stata realizzata con uve Aglianico del Vulture selezionate dall’enologo Giuseppe Leone della Cantina Terra dei Re, coltivate con metodo biologico, mentre i lieviti sono stati selezionati da un gruppo di studentesse, che, mosse da grande passione, sono state guidate dalla professoressa Patrizia Romano del Dipartimento di Biologia della facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Basilicata. Sono state realizzate tre vinificazioni: la prima con inoculo di lieviti di Aglianico del Vulture, la seconda con l’utilizzo di lieviti selezionati prodotti da un’azienda francese di Bordeaux ed una terza prova realizzata in vinificazione spontanea cioè senza l’inoculo di lieviti.
I primi risultati definitivi della sperimentazione si avranno nella prossima primavera, quando i vini saranno pronti per le prime degustazioni condotte da un panel di degustatori professionisti addestrati al riconoscimento dei descrittori dell’Aglianico. Saranno inoltre presentati al banco di prova del Vinitaly 2008, dove esperti di tutto il mondo esprimeranno il loro giudizio. Alla luce dei risultati conseguiti dopo la svinatura, la professoressa Romano e gli esperti dell’azienda Terra dei Re hanno definito «straordinarie» le caratteristiche del vino ottenuto.
Si apre dunque una nuova frontiera nella produzione dell’Aglianico del Vulture di elevata qualità. Oltre alle particolari caratteristiche del terreno di origine vulcanica e alle condizioni climatiche favorevoli, questo grande vino lucano si arricchisce di se stesso ovvero dei suoi stessi lieviti.

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