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AZIENDE
E PRODOTTI
Primi 4 vitigni tolleranti a botrite, confronto con i produttori
Incontro il 24 ottobre con i produttori
promosso da CIVIT delle varietà selezionate da FEM tolleranti alla
botrite
Il mondo viticolo trentino, ma anche produttori provenienti da Toscana,
Lombardia e Veneto, hanno partecipato questa mattina, a San Michele all’Adige,
all’incontro promosso dal CIVIT, Consorzio Innovazione Vite, per
illustrare le opportunità produttive delle quattro varietà
di vite tolleranti a botrite selezionate dalla Fondazione Edmund Mach.
Più di 50 operatori del settore hanno preso parte all’iniziativa,
che ha previsto anche un momento di degustazione dei vini prodotti con
le nuove proposte varietali. In apertura il direttore generale Mauro Fezzi,
ha espresso l’orgoglio della Fondazione per questo primo,
l’importante, risultato ottenuto con l’attività di
miglioramento genetico e ha ricordato che la sfida dell’ente
è accompagnare l’agricoltura verso una modalità
di coltivazione più sostenibile e meno condizionata dai prodotti
chimici.
Il Presidente del Consorzio Innovazione Vite, Enrico Giovannini, ha presentato
il consorzio fondato da FEM e AVIT, associazione che raggruppa 16 vivaisti
con produzione annua di circa 10 milioni di innesti talea, operante sul
territorio nazionale e internazionale, che metterà a disposizione
degli operatori il materiale vivaistico selezionato da FEM. Mario
Chemolli, direttore dell’Ufficio tutela delle produzioni agricole,
ha spiegato che la Provincia autonoma di Trento collabora con la Fondazione
su due fronti: l’introduzione di nuove varietà e il recupero
di vitigni coltivati un tempo in Trentino. “Entro fine anno
–ha detto- si aggiornerà il catalogo delle varietà
coltivabili in provincia di Trento, inserendo anche queste nuove selezioni”.
Dopo la presentazione dei nuovi incroci varietali IASMA a cura di
Marco Stefanini, responsabile della piattaforma miglioramento genetico
della vite del Centro Ricerca e Innovazione, è stata fatta da Franca
Ghidoni del Centro Trasferimento Tecnologico una approfondita analisi
della botrite, problema che ha caratterizzato fortemente la vendemmia
2014, a cui è seguita la degustazione dei vini prodotti dai quattro
vitigni curata da Tiziano Tomasi. I vitigni presentati sono i primi di
una serie di genotipi che verranno messi a disposizione dei viticoltori
nei prossimi anni e sono stati scelti dai ricercatori tra oltre 300 piante
ottenute per seme, selezionate a più riprese e in diversi ambienti.
Ora sono in fase di selezione altre varietà “candidate”
all’iscrizione provenienti da 17 mila semenzali.
Marco Stefanini ha parlato anche dell'attività svolta con le tipologie
di incrocio e relativa scelta dei genitori al fine di migliorare l'espressione
di caratteri come la tolleranza alla botrytis, epoca di vendemmia, profilo
sensoriale (aromaticità) e contenuto in polifenoli. Sono
stati realizzati in questi anni numerose combinazioni di incrocio, più
di 100 tra varietà di Vitis vinifera, e sono stati impiantati in
selezione oltre 20.000 semenzali tra i quali sono stati selezionati circa
250 genotipi oggi in fase di valutazione anche con degustazione
di microvinificazioni.
Franca Ghidoni del Centro Trasferimento Tecnologico ha analizzato il problema
botrite, spiegando che il 2014 è stata una annata molto difficile.
Ha fatto il punto sulle conoscenze pratiche atte a contrastare l’insorgenza
di questo difficile fungo e ha analizzato i fattori predisponenti il fungo,
ma soprattutto di tutte quelle pratiche, agronomiche e chimiche,
che possono aiutare l’agricoltore nella difesa dalla botrite. Sono
stati presentati quindi i dati raccolti in diverse annate dai tecnici
e consulenti della Fondazione Mach per dimostrare come comportamenti virtuosi
e rispondenti alle buone pratiche agricole possano contrastare l’insorgere
di marciumi sul grappolo.
http://www.civit.tn.it
http://goo.gl/NFmS2m
Silvia Ceschini
Responsabile dei rapporti con i media
Servizio Sistemi Informativi, Organizzazione e Comunicazione
Fondazione Edmund Mach - www.fmach.it
T.+39 0461 615126 - M.+39 339 7392973
silvia.ceschini@fmach.it
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