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AZIENDE
E PRODOTTI
Ue tutela produttori riso da importazioni
extraeuropee
Garantirà stretto monitoraggio
su eventuale concorrenza sleale
Per il Comparto del riso l'Ue garantirà uno stretto monitoraggio
sulle importazioni extraeuropee, sull'eventuale concorrenza sleale, e
sul distretto di produzione oristanese. Se necessario l'Ue "interverrà
con una commissione di inchiesta di salvaguardia". E' quanto ha comunicato
il commissario europeo per il Commercio, Karel De Gucht, rispondendo ad
una interrogazione dell'europarlamentare Salvatore Cicu (Fi), in merito
alla crisi del comparto riso, anche in Sardegna, con particolare riferimento
all'area oristanese.
"La Commissione - ha detto ufficialmente De Gucht - segue da vicino
gli sviluppi che si registrano sul mercato del riso, compresi i flussi
commerciali, la produzione e i prezzi. Siamo a conoscenza della situazione
dei produttori di riso dell'Ue, e prendiamo atto delle forti preoccupazioni
del deputato Cicu per quanto concerne le tendenze di concorrenza sulle
importazioni".
"La produzione e la vendita di riso europeo - aveva sottolineato
l'eurodeputato - sono oggi seriamente minacciate dalle sconsiderate importazioni
di riso dalla Cambogia. L'Italia rappresenta il 50% della vendita e produzione
su scala europea.
In questo scenario, anche in Sardegna, il rischio è di assistere
ad un crollo verticale dei prezzi del riso e delle coltivazioni.
A tutt'oggi, infatti, vengono coltivati circa 3.500 ettari, di cui 3.000
solo nell'oristanese". A monte di questa situazione vi è "la
decisione dell'Ue di stabilire un sistema tariffario a dazio zero per
i Paesi meno avanzati, Paesi che oggi inondano i mercati europei intasando
l'offerta e causando il crollo dei prezzi del riso". Altro elemento
preoccupante "la mancanza di garanzie in termini di sicurezza e i
conseguenti rischi per il consumatore europeo legati alla mancanza di
un controllo sanitario garantito".
"Le importazioni di riso dalla Cambogia nell'Ue - ha ribadito il
commissario Karel De Gucht - sono effettivamente aumentate negli ultimi
anni. Tuttavia, mentre i Paesi beneficiari delle preferenze Eba (Everything
but arms - tutto tranne le armi) aumentano la loro quota sul mercato dell'Ue,
la Commissione ha registrato nel contempo un calo delle importazioni da
altri Paesi terzi fornitori. Il regolamento UE n. 978/2012 stabilisce
dunque che se esistono elementi di prova sufficienti a dimostrare che
un regime preferenziale causa gravi difficoltà ai produttori dell'Unione,
la Commissione sarà pronta ad avviare prontamente un'inchiesta
di salvaguardia". (www.ansa.it).
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