AZIENDE
E PRODOTTI Ma il prosciutto crudo Dop rende meno di quello generico Allevatori, macellatori e trasformatori hanno chiuso il 2013 con il segno positivo. Gli indici di redditività rilevati da Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole) infatti, evidenziano che a dicembre il settore primario, rispetto al mese precedente, ha incassato un +2,7% e addirittura un +17% rispetto allo stesso periodo del 2012. I suini pesanti, quelli destinato al circuito della Dop, hanno quotato 1,54euro/kg, l’1,3% in più incassato a novembre e il 2,8% in più rispetto a un anno prima. Relativamente al settore della macellazione, le quotazioni delle cosce fresche sia destinate alla Dop che ai prosciutti generici hanno registrato una flessione rispetto a novembre: rispettivamente -2,2% e -1,5%. Bene invece l’andamento dei lombi che ha permesso ai macelli di registrare una redditività positiva: l’indice Crefis ha infatti registrato un +1,6% rispetto a novembre e un +3,3% su dicembre 2012. Modesto l’incremento della redditività dei prosciutti Dop nella fase di stagionatura, +3,7% le cosce leggere e +4,9% quelle pesanti. “Finalmente un segnale positivo anche se ancora tutto da confermare – ha commentato Gabriele Canali direttore del Crefis – I motivi di preoccupazione restano in tutta la loro gravità perché ancora oggi rende molto di più stagionare prosciutti generici che non Dop”. Per Canali è quindi necessario trovare al più presto un via d’uscita se si vuole ritrovare la redditività perduta. Paolo Bodini
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