APPUNTAMENTI

Pomodoro World Congress a giugno in Italia
Siamo ancora il secondo produttore mondiale, ma quest’anno verremo sorpassati dalla Cina il mercato si interroga sulle nuove strategie per l’agro-industria appuntamento a Sirmione

Equilibrio di mercato o carenza di prodotto trasformato? E quali saranno i nuovi consumatori del futuro? Questi alcuni temi che saranno affrontati dagli oltre 500 operatori accreditati al Congresso mondiale del Pomodoro, in programma a Sirmione dall'8 all'11 giugno, a distanza di 20 anni dall'ultima edizione italiana. In agenda anche i futuri assetti di mercato, le politiche di valorizzazione e commercializzazione, l'innovazione tecnologica, le nuove frontiere del packaging, il rapporto tra sostenibilità ambientale ed economica nella logistica, gli interventi di primari operatori di India, Russia, Brasile e Iran - i nuovi mercati di sbocco - e il ruolo della Gdo. La produzione mondiale del pomodoro da industria ha conosciuto dal 2009 al 2013 una decrescita continua passando da 42,3 milioni di tonnellate ai 33,2 del 2013. Diverso il trend dei consumi mondiali che pare assestarsi a 38 milioni, cioè la quantità di produzione prevista quest'anno. Un contesto in cui l'Italia ha un ruolo da protagonista: è il secondo produttore dietro l'irraggiungibile California (12,2 milioni di prodotto attesi nel 2014) incalzato dal gigante cinese. Nel 2013 il nostro Paese ha toccato quota 4 milioni di tonnellate di pomodoro industriale e la Cina circa 3,8 milioni che diventeranno probabilmente 5 nell'anno in corso. Le oltre 120 aziende tricolori impegnate nella trasformazione (dati 2012) occupano 15 mila addetti per un giro d'affari di circa 2 miliardi che diventano 2,5 con le successive lavorazioni di sughi, polpe, passate. Il Congresso è organizzato da Amitom (Association Méditerranéenne Internationale de la Tomate) e World Processing Tomato Council, l’organizzazione è stata affidata a Fiere di Parma. (Francesco Nani - www.repubblica.it)

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