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AZIENDE
E PRODOTTI
La Piadina romagnola e la Salama da sugo sono Igp
Sulla Gazzetta ufficiale europea
il riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta
Salgono a 41 i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna che consolida
in questo modo il suo primato italiano ed europeo, come territorio con
il più alto numero di produzioni agroalimentari a qualità
certificata e importante voce del made in Italy.
Gli ultimi due prodotti ad aver ottenuto il riconoscimento della
Commissione europea sono la Salama da Sugo Igp e la Piadina Romagnola
Igp, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea odierna dei regolamenti n. 1173 e n. 1174, entrambi del
24 ottobre 2014. Con il riconoscimento della Denominazione d’origine
protetta e dell’Indicazione geografica protetta le produzioni che
non rispettano il disciplinare potranno essere sanzionate. Una garanzia
sia a tutela dei produttori che dei consumatori.
La Piadina Romagnola Igp è uno dei simboli della Romagna e la sua
reputazione si intreccia con la storia e le tradizioni locali. Fu il poeta
Giovanni Pascoli a ufficializzare il termine “piada”, definendola
alimento antico «quasi quanto l’uomo» e « pane
nazionale dei Romagnoli». Il disciplinare di produzione oggi riconosciuto
dall’Unione europea differenzia le diverse tipologie di piadina
romagnola, disponendo un’etichettatura specifica per quella alla
riminese, più sottile e larga, e concedendo un’ ulteriore
riconoscibilità alla piadina romagnola ottenuta con processi per
la maggior parte manuali, tipica dei chioschi. Gli ingredienti per tutte
le tipologie sono comunque gli stessi: farina, acqua, sale, grassi, lievito.
Non è consentito l’uso di conservanti, aromi e altri additivi.
Identica anche l’area di produzione che corrisponde al territorio
delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e, in parte, di
Bologna. In questo modo si garantisce il rispetto di regole comuni e si
argina l’incidenza crescente delle produzioni ottenute fuori dalla
Romagna.
La Salama da sugo è un salume, tipicamente Ferrarese, la cui
caratteristica forma «a melone» con divisione in 6/8
spicchi e strozzatura mediana, risale al periodo Estense. Composto
da una miscela di carni suine aromatizzate e insaccate nella vescica naturale
del suino, previo asciugamento e stagionatura, è venduto come prodotto
crudo o, con successivo trattamento termico, come prodotto cotto pronto
per il consumo. Le caratteristiche gelatinose dei tagli di carne impiegati
fanno della «Salama da sugo» un prodotto che al palato si
presenta morbido e granuloso. L’odore e il gusto, caratterizzati
da una vasta gamma di composti aromatici, derivano dall’utilizzo
originale di vino e spezie combinato con le trasformazioni soprattutto
della parte lipidica, nonché da una stagionatura condotta in specifiche
condizioni ambientali. Il sugo che trasuda dalla vescica durante la cottura
è il risultato di una percentuale di vino o liquori non evaporati,
aromatizzati dalla presenza delle spezie. La zona di lavorazione, condizionamento
e confezionamento coincide con quasi tutta la provincia di Ferrara.
Anche in questo caso il riconoscimento dell’Igp sarà un importante
garanzia contro le imitazioni sia per i produttori che per i consumatori.
(www.regione.emilia-romagna.it)
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