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AZIENDE
E PRODOTTI
Peronospora attacca basilico, pericolo nei semi
Fungo attacca coltivazioni e mette
a rischio produzione pesto
Sono le sementi infette a mettere in pericolo
le coltivazioni di basilico italiane, infestate da più di un decennio
dalla Peronospora belbahrii, un fungo che mette a rischio la produzione
del celebre pesto. Lo ha spiegato ad Albenga (Savona), in un incontro
con 120 operatori del settore, Angelo Garibaldi, presidente di Agroinnova,
il centro di competenza dell'università di Torino.
"Per diffondere la malattia - ha detto - è sufficiente un
solo seme infetto su 1.000. Ed abbiamo analizzato alcune partite di semi
che avevano anche il 10% di materiale infetto". L'impiego di nuovi
agro-farmaci è sconsigliato dai ricercatori perché aumenta
i residui chimici. Agroinnnova indica altre strade: prima di tutto, accordi
con le aziende sementiere italiane, "dotate dell'esperienza sufficiente
per contenere scoppi di epidemie", il risanamento del seme con aria
calda a 65 gradi ("fornisce una protezione all'80% contro il fungo",
il trattamento con oli essenziali sotto forma di vapore (come timo e santoreggia)
e la concimazione con prodotti a base di fosforo.
"Sarà - ha concluso Garibaldi - una lotta ancora lunga, quella
contro la peronospora del basilico ma solo con risposte tecnologiche sostenibili
per l'ambiente e con la collaborazione di bravi tecnici locali si potranno
salvaguardare le coltivazioni di basilico e tutelare i consumatori".
In Italia sono coltivati a basilico 800 ettari, 100 nella sola Liguria.
(www.ansa.it).
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