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AZIENDE
E PRODOTTI
Olio di oliva, De Girolamo: Da quest'anno
importanti novità europee, ora lavorare per norma 'antirabbocco'
in Italia
"Siamo riusciti a raggiungere obiettivi fondamentali per l'olio d'oliva
e per gli stessi consumatori. Con i recenti regolamenti, approvati dalla
Commissione europea e fortemente sostenuti dal nostro Paese, saranno infatti
in vigore nuove disposizioni in materia di controlli e di commercializzazione
che consentono una maggiore tutela della qualità degli oli di oliva
e una corretta informazione ai consumatori. Un risultato ottenuto grazie
al lavoro di squadra che abbiamo portato avanti insieme per difendere
uno dei simboli più rappresentativi del Made in Italy ".
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali,
Nunzia De Girolamo, che ha proseguito: "In particolare, dal 1°
gennaio sono in vigore misure attuative di recepimento delle disposizioni
comunitarie, attraverso le quali si potrà rintracciare tutto l'olio
di origine italiano. Questo ci darà un ulteriore strumento per
prevenire e ostacolare i fenomeni fraudolenti che colpiscono il settore".
Dal 1° marzo entreranno inoltre in vigore nuovi indicatori di qualità,
noti come 'etil esteri', con parametri gradualmente più restrittivi
rispetto a quelli varati alcuni anni fa e che raggiungeranno dopo il 2015
valori massimi di 30 mg/kg.
"A fine anno - ha aggiunto De Girolamo - saranno operative anche
le nuove regole in materia di etichettatura degli oli, fondamentali per
fornire informazioni adeguate ai consumatori, soprattutto per quanto riguarda
le dimensioni dei caratteri e l'indicazione dell'origine, che dovrà
essere posta nel campo visivo principale".
"Ora dobbiamo proseguire - ha concluso il Ministro - nella direzione
intrapresa e concentrarci su altri obiettivi importanti. In particolare,
intendo fare in modo che anche in Italia ci sia un provvedimento che vieta
il cosiddetto rabbocco negli esercizi pubblici. Questa norma è
necessaria non solo per tutelare i consumatori, ma anche i produttori
che grazie al loro lavoro prezioso realizzano uno dei nostri prodotti
più noti e apprezzati".
La Commissione europea ha infatti concesso ai Paesi membri, dopo un iter
complicato, la possibilità di legiferare in materia. (www.politicheagricole.it)
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