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Ucraina: Coldiretti, schizza prezzo grano, la crisi arriva in tavola
Il prezzo mondiale del grano è schizzato ai massimo da inizio anno,
ma a salire sono anche le quotazioni di orzo e mais per effetto delle
tensioni in Ucraina che è considerata il granaio d’Europa
e si classifica tra i paesi leader nelle esportazioni a livello internazionale.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia come
gli effetti della crisi in Ucraina si sono fatti sentire, oltre che sulla
borse, anche sul mercato delle materie prime agricole per la produzione
di pane, birra ed anche mangimi per l’allevamento, come dimostra
l’andamento delle quotazioni al Chicago Board of trade di grano,
e mais . A preoccupare è la situazione sul Mar Nero per gli effetti
che potrebbe avere sulle spedizioni navali a breve termine, ma nel
lungo periodo le attuali tensioni rischiano – sottolinea la Coldiretti
- di far saltare la creazione in Russia, Ucraina e Kazakistan del Comitato
cerealicolo del Mar Nero con l’obiettivo di aumentare la quota di
questi Paesi nell'esportazione mondiale dei cereali dall’attuale
20 per cento al 30 per cento, grazie non solo a un nuovo istituto di coordinamento,
d'informazione che segue la situazione al mercato di cereali, ma anche
una struttura logistica più moderna e più competitiva. Le
fluttuazioni dei prezzi delle materie prime agricole sono sempre piùcondizionate
dalle situazioni economiche e sociali internazionali sulle quali si innestano
facilmente le speculazioni che si spostano con facilità dai mercati
finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie
prime come grano, mais e soia. Garantire la stabilità dei prezzi
in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo
di interesse pubblico che - continua la Coldiretti - va sostenuto con
l’introduzione di interventi di mercato innovativi a livello comunitario,
ma anche con investimenti a livello nazionale per sostenere le strutture
impegnate a stabilizzare il mercato. In Ucraina nel 2013 - conclude la
Coldiretti - sono stati raccolte 63 milioni di tonnellate di cereali,
il 36,3% in più rispetto all’anno precedente. In particolare,
la terra ucraina ha prodotto 22,27 milioni di tonnellate di grano (+41,3%),
7,56 di orzo (+9%) e 30,9 di granoturco (+47,4%). Sono invece scese le
quantità raccolte di miglio (102.000 tonnellate, -35,2%), avena
(467.200 tonnellate, -25,8%), grano saraceno (179.000 tonnellate, -25%),
riso (145.100 tonnellate, -9,2%) e segale (637.700 tonnellate, -5,8%).
Inoltre, sono diminuite le barbabietole da zucchero (10,75 milioni di
tonnellate, -41,7%) e sono aumentati i semi di girasole (11,04 milioni
di tonnellate). (www.coldiretti.it)
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