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Vino: Coldiretti, USA in testa a consumi per
prima volta in storia
Rivoluzione nel mondo del vino, l’Italia è il primo fornitore
d’oltreoceano
Per la prima volta nella storia gli Stati Uniti si sono classificati come
i maggior consumatori di vino al mondo mettendo a segno nel 2013 uno storico
sorpasso nei confronti della Francia che si posiziona davanti all’Italia.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati dell’Organizzazione
mondiale del Vino e della Vite (OIV) che ha evidenziato peraltro un calo
generalizzato dell'uno per cento dei consumi mondiali in quantità
che sono scesi a 238,7 milioni di ettolitri.
Il settore enologico su vasta scala si è sviluppato negli Usa appena
dal 1970 e nonostante si sia verificata una vera esplosione della coltivazione
in pochi decenni, a causa di una produzione di 22 milioni di ettolitri
di vino, gli Stati Uniti nel 2013 hanno importato 10,9 milioni di ettolitri
di vino dei quali ben 2,9 milioni di ettolitri dall’Italia che -
sottolinea la Coldiretti - è stata il primo fornitore mondiale
davanti alla Francia che ne ha esportato però meno della metà
(11,6 milioni di ettolitri).
Il profondo cambiamento è stato determinato – sostiene la
Coldiretti - da un lato dall’aumento dello 0,5 per cento dei consumi
negli Usa che hanno raggiunto 29,1 milioni di ettolitri e dall’altro
dal calo del 7 per cento dei consumi in Francia (28,2 milioni di ettolitri)
e del 4 in Italia (21,8 milioni di ettolitri). Sorprendente nel contesto
europeo è anche - continua la Coldiretti - l’aumento del
2 per cento della Germania che si colloca al quarto posto con 20,3 milioni
di ettolitri mentre si ridimensiona per la prima volta con un calo del
4 per cento il consumo in Cina che si posiziona comunque al quinto posto
con 16,8 milioni di ettolitri.
Si è dunque verificata – sottolinea la Coldiretti - una vera
rivoluzione del mondo del vino a partire dall’Italia dove nel 2013
i consumi sono scesi al minimo dall’Unità d’Italia
per effetto del cambiamento dello stile di vita ma anche ella crisi. Gli
italiani hanno detto addio - precisa la Coldiretti - a quasi un bicchiere
di vino su quattro negli ultimi dieci anni e se la media di consumo è
di 37 litri a persona, solo il 21 per cento degli italiani beve vino tutti
i giorni e addirittura quasi la metà non lo beve mai. Si beve meno,
ma si beve meglio con la produzione nazionale che può contare su
una offerta di 73 etichette Docg, 332 Doc e 118 Igt.
Il risultato è che la quantità di vino Made in Italy consumato
in Italia è risultata addirittura inferiore di quella bevuta fuori
dei confini nazionali con l’Italia - sottolinea la Coldiretti –
che si classifica come primo esportatore mondiale. Secondo l’Organizzazione
mondiale del Vino e della Vite (OIV) infatti l’Italia nel 2013 è
anche il primo produttore mondiale di vino con 44,9 milioni di ettolitri
davanti alla Spagna che con 44,7 milioni di ettolitri sorpassa la Francia
ferma a 42 milioni di ettolitri, con la produzione mondiale che è
salita del 9,4 per cento a 278,6 milioni di ettolitri.
“Nonostante il settore del vino abbia affrontato una grave crisi
dei consumi interni ha saputo creare reddito e occupazione in Italia perché
ha saputo puntare sulla qualità, sulla distintività e sul
legame con il territorio creando le condizioni per una valorizzazione
sul mercato nazionale ed estero dove è diventato simbolo del Made
in Italy”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
(www.coldiretti.it)
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