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AZIENDE
E PRODOTTI
Il consumatore, il primo tutore del patrimonio
nazionale rappresentato dall’espresso
Tra le tipicità della nostra bella
nazione vi sono molti prodotti tutelati, alcuni in maniera più
completa e dettagliata attraverso disciplinari tecnici, altri solamente
attraverso consorzi di tutela.
Purtroppo tra questi non vi è l’espresso, forse la bevanda
più consumata dagli italiani e non solo.
Vuoi perché non si tratta di un prodotto finito, ma che richiede
una trasformazione che ne determina in maniera importante le caratteristiche
finali, vuoi perché le possibilità di composizione della
miscela sono infinite, sta’ di fatto che ad oggi, malgrado gli sforzi
di alcune associazioni impegnate nel tutelare i prodotti di eccellenza
(vedi ad esempio la SCAE, l’INEI, e non ultimo lo IEIC), capiti
sovente (più spesso di quanto non si creda), si bevano degli espressi
davvero al di sotto del minimo.
Forse, in parte, ci penserà Report, la trasmissione di Rai 3 che
lunedì 7 p.v. manderà in onda uno speciale proprio dedicato
al caffè, sia quello assunto fuori casa che quello domestico, e
le anticipazioni fanno presagire una battaglia senza esclusioni di colpi
ai grandi nomi o ai bar più famosi.
Ma prima che si possa cadere in errate interpretazioni ci terrei ad invitare
tutti voi lettori, colleghi e consumatori di caffè, sia esso sotto
forma di espresso che declinato in altre estrazioni, a visionare sul mio
blog “arabica100per100” le caratteristiche che dovrebbe avere
un buon caffè, e parlo della miscela, dove al pari del lavoro svolto
per l’ottenimento di una buona vendemmia ed un sapiente lavoro dell’enologo
in cantina, fanno altrettanto i produttori ed i torrefattori produttori
di qualità.
Poi, così come per un sommelier, anche un assaggiatore professionista
inscritto allo IIAC o allo SCAE ha una scheda organolettica che utilizza
per definire il corretto profilo di un espresso, e anche se tra le due
associazioni i valori utilizzati si differenziano leggermente, in ogni
caso si basa sulla degustazione sensoriale e sulla ricerca di pregi e
difetti che esulano dai gusti personali.
Ma sempre di più è il consumatore quotidiano colui che seleziona
il prodotto, non una ristretta cerchia di esperti, ed è per questo
che per arrivare più preparati a vedere e comprendere l’inizio
di questa nuova battaglia a tutela di un nostro orgoglio nazionale, e
per fornirvi uno strumento che vi aiuti ad unirvi al movimento per la
ricerca dell’espresso di qualità, vi invito ad andare alla
pagina http://arabica100per100.files.wordpress.com/2014/01/scheda-degustazione-by-fabio-verona.pdf
e scaricarvi una scheda di assaggio molto semplificata, che potrà
portarvi a scoprire come riconoscere un espresso corretto, senza dover
obbligatoriamente seguire il corso formativo dello IIAC o dello SCAE,
che per altro suggerisco a tutti, essendo breve e molto interessante.
Buon espresso a tutti.
Fabio Verona
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