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AZIENDE
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Assitol: nel 2014 il mercato dell’olio d’oliva
in rialzo
L’Italia mantiene la leadership
mondiale nell’olio confezionato, ma occorre una unità maggiore
nella filiera ed una valorizzazione più attenta da parte del sistema
nazionale
Rialza la china il mercato dell’olio
d’oliva, dopo la contrazione della domanda, interna ed estera, che
nel 2013 ha molto pesato sull’andamento del comparto (-3,5%). Ma
se le prospettive del settore nel 2014 sono buone, le imprese soffrono
sempre di più nella competizione internazionale, la crisi dei consumi,
della filiera divisa, e soprattutto di sistema-Paese lontano dalle esigenze
del mercato. Emerge dall’analisi del settore che Assitol, l’Associazione
italiana dell’industria olearia, ha delineato nel “Monitoraggio
degli oli di oliva e di sansa”.
Per il 2013, l’Italia mantiene la leadership mondiale nell’olio
confezionato. Alla fine dell’anno, la ripresa ha cominciato a farsi
sentire, per poi rafforzarsi nei primi mesi del 2014. Stando ai dati del
monitoraggio del periodo novembre 2013-aprile 2014, il settore rileva
una tendenza positiva, con una robusta crescita a due cifre degli oli
extravergini di oliva, rispetto allo scorso anno, dovuta principalmente
alle marche italiane.
Il dato positivo inizia a confermarsi anche per le esportazioni, che registrano
una discreta ripresa nei primi mesi dell’anno, con segni di rafforzamento
in aprile. Tuttavia, gli operatori lamentano rigidità del sistema-Paese,
che mette in difficoltà le imprese, abituate a confrontarsi con
il mercato ma sempre più svantaggiate rispetto alla concorrenza
straniera. A questo si aggiungono le divisioni interne alla filiera, che
non consentono di investire su una promozione complessiva dell’olio
d’oliva nei principali mercati.
“Correre da soli non fa bene - ha osservato Giovanni Zucchi, neo-presidente
di Assitol - i nostri competitor possono contare su un sistema nazionale
che valorizza l’intero settore oleario, difendendolo in caso di
attacchi esterni e di polemiche pretestuose. Uno svantaggio competitivo
che dobbiamo cercare di colmare, ognuno con un passo verso l’altro”.
(www.winenews.it)
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