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Usa Import vino, ecco tutte le cifre
Soffrono i vini imbottigliati del Sud America, ma non quelli
sfusi, e riprendono i consumi di quelli francesi.
Ecco l’ultimo aggiornamento sullo stato dell’import negli
Usa. Trend da tenere sotto osservazione data l’importanza che tale
mercato riveste per la maggior parte delle cantine di tutto il mondo,
comprese quelle italiane, e che in quest’ultimo periodo sta ritornando
ad essere più reattivo, e infatti continua ad essere uno dei maggiori
sbocchi per il commercio del vino internazionale tanto che il vino importato
è arrivato, nell’ultimo anno, a pesare, secondo le recenti
stime, il 35% sul totale del volume circolante nel Paese, con una crescita
del più 11%.??Il quadro delle importazioni è stato presentato
al Unified Wine & Grape Symposium che si è tenuto a Sacramento,
in California, qualche giorno fa. Starebbero vivendo un costante
declino le etichette cilene, un calo iniziato a metà del 2011.
E non stanno andando bene nemmeno le bottiglie australiane che hanno toccato
il livello di import più basso degli ultimi dieci anni. Gli americani
sarebbero ritornati ad apprezzare i vini da tavola francesi, che per una
decina d’anni non hanno vissuto un periodo d’oro per quanto
riguarda i consumi. La ripresa segnerebbe un più 4,8% nelle quantità
importate.??Poi la ricerca rivela ancora un altro andamento positivo relativo
al Vecchio Continente. Nei calici si versa sempre più vino spagnolo.
Nel 2012 la Spagna ha toccato il record nell’export verso gli Usa
del più 6%. Paese del vino molto amato, tanto che nella generale
frenata dei consumi ha tenuto bene. Per quanto riguarda le tipologie di
vino, la varietà proveniente da oltre confine più ricercata
continua ad essere il Moscato anche se a dominare ultimamente sugli scaffali
sono stati i blend rossi, l’aumento delle vendite è stato
del più 29%. Sui monovarietali la scelta degli americani cade sempre
sullo Chardonnay e sul Cabernet Sauvignon, con la disponibilità,
come desunto dai dati delle vendite, a spendere per questi due varietali
anche un po’ di più a bottiglia. Sul fronte dell’approvvigionamento
di vino sfuso in testa ci sarebbero i maggiori Paesi produttori del Nuovo
Mondo, Argentina, Cile e Australia. (www.cronachedigusto.it)
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