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La Svezia propone una tassa europea per ridurre il
consumo della carne
La Commissione sta discutendo sulle future sovvenzioni che l’Unione
dovrà stanziare per sostenere le attività agricole ed è
in quest’ottica che si pone la proposta svedese che suggerisce di
utilizzare lo strumento fiscale per ridurre l’impatto ambientale
derivante dalla produzione della carne
Il Consiglio svedese per l’Agricoltura, che sta partecipando ai
lavori della Commissione Agricoltura della Ue, ha proposto l’introduzione
di una tassa per scoraggiare il consumo della carne. La Commissione sta
discutendo sulle future sovvenzioni che l’Unione dovrà stanziare
per sostenere le attività agricole ed è in quest’ottica
che si pone la proposta svedese che suggerisce di utilizzare lo strumento
fiscale per ridurre l’impatto ambientale derivante dalla produzione
della carne, incentivando la produzione di verdure, con maggiori benefici
per l’ambiente e per la salute.
Secondo gli esperti svedesi, un ruolo attivo deve essere riservato anche
ai consumatori che dovrebbero essere più informati per avere un
migliore orientamento nelle scelte, privilegiando i consumi alimentari
più sostenibili. Un migliore orientamento potrebbe venire da una
etichettatura più dettagliata che consenta al consumatore che vuole
la carne di scegliere quella più sostenibile. Misure che comunque
da sole non sono sufficienti per influire significativamente sui trend
ed è per questo che la Consulta svedese propone di agire anche
sulla leva fiscale.
Nel mondo, secondo gli ultimi dati disponibili, si allevano circa 1 miliardo
e 300 milioni di bovini, 2 miliardi e 700 milioni di ovini e caprini,
1 miliardo di suini, 12 miliardi di polli e galline e altro pollame. In
alcuni paesi ‘emergenti’, come il Brasile o l’India,
il consumo è cresciuto e continua a crescere, mentre in Europa
si registra un calo dell’1%. In testa ai consumi la Francia seguita
dall’Italia dove dagli anni 60 ad oggi i consumi sono costantemente
aumentati (+180%) fino al 2011 per poi calare bruscamente passando dai
95kg pro capite annui agli 88 kg. Ogni anno in Italia si macellano circa
4.700.000 bovini di cui la metà italiani e la metà importati.
Nord, Centro e Sudamerica producono il 43% di tutta la carne bovina del
mondo. L'Europa occidentale il 17%, la Russia il 18%.
Nessun alimento ha un ‘costo ambientale’ così elevato
come quello della carne: per produrre un chilo di manzo servono oltre
15 mila litri d’acqua e, secondo la FAO, gli allevamenti pesano
per il 18% sul totale delle emissioni di gas serra.
Sabato prossimo a Milano, in occasione della giornata mondiale per l’Abolizione
della carne, l’associazione Oltre la Specie promuoverà un
Flash Mob a sorpresa in cui verrà messa in scena la quotidiana
violenza compiuta su milioni di animali utilizzati per l'alimentazione
umana. (www.adnkronos.com)
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