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AZIENDE
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Suini, si affaccia una nuova crisi
Peggiora in marzo la redditività degli allevamenti
a vantaggio delle industrie di trasformazione. La caduta dei prezzi ha
riguardato in particolare il segmento dei suini pesanti.
Si chiudono in rosso i conti degli allevamenti suini. Se a febbraio la
redditività era migliorata del 2,5%, a marzo la situazione è
peggiorata del 5,9% rispetto a febbraio. E' quanto emerge dalle analisi
del Crefis, il Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole dell'Università
Cattolica del S. Cuore diretto da Gabriele Canali. E non si tratta di
un fenomeno solo congiunturale, visto che il dato tendenziale –
quello che registra l’andamento rispetto allo stesso mese dell’anno
scorso – segna addirittura un -16,5%.
Quale la causa? A determinare il crollo della redditività è
stato il cedimento dei prezzi dei suini pesanti, e segnatamente di quelli
destinati al circuito dei prosciutti Dop. La quotazione media mensile
registrata dalla Cun (una sorta di borsa nazionale dei suini) è
scesa a 1,427 euro/Kg, pari a un secco -7,6% rispetto al mese precedente.
Sorridono i macellatori...
Come è naturale nelle dinamiche di filiera, la stessa diminuzione
delle quotazioni del suino pesante ha abbassato i costi, e alzato la redditività,
della fase di macellazione. A marzo l’indice Crefis segna +9,2%
rispetto a febbraio, il salto più elevato dal luglio 2010 a oggi.
Anche a livello tendenziale l’indice è positivo: +7,1% rispetto
a marzo 2012. Redditività della macellazione in aumento nonostante
il mercato delle cosce non sia stato positivo: secondo i rilevamenti Cun-tagli,
sia le quotazioni delle cosce leggere che pesanti destinate a prosciutti
Dop sono scese a marzo dello 0,7% rispetto al mese precedente. Un poco
più lievi le diminuzioni delle cosce per prosciutti non tutelati:
-0,3% coscia leggera e -0,4% coscia pesante.
...e gli stagionatori
A valle della filiera, nella fase di stagionatura, la redditività
dei prosciutti stagionati tutelati è stata a marzo più elevata
rispetto a quella dei prosciutti generici, dopo che per qualche mese si
era registrato il contrario. Un miglioramento avvenuto però a scapito
dell’attività di stagionatura delle cosce non Dop. Se infatti
l’indice Crefis relativo ai prosciutti a denominazione di origine
protetta segnala a marzo una redditività invariata rispetto a febbraio,
per i prodotti non tutelati si registra un -4,1% (tipo leggero).
In ogni caso, la redditività dei prosciutti Dop rimane su livelli
fortemente inferiori rispetto allo scorso anno (-17,5%); mentre quella
dei prosciutti non tipici continua a essere superiore rispetto a marzo
2012 (+6.9%).
(Fonte : http://agronotizie.imagelinenetwork.com)
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