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AZIENDE
E PRODOTTI
Nuovo decreto del Governo: la Mozzarella di Bufala Campana Dop
è salva
Recepite le richieste del Consorzio di Tutela: “Si apre ora
una nuova fase”
La Mozzarella di Bufala Campana Dop è salva. È stato pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale del 24 aprile il decreto del ministro delle Politiche
agricole, Mario Catania, con cui il Governo ha sostanzialmente recepito
le richieste del Consorzio di Tutela, emanando nuove norme di attuazione
della legge 205/2008.
Il provvedimento contiene novità fondamentali: per tutti coloro
che fanno parte del sistema Dop sarà infatti possibile continuare
sempre a produrre nello stesso stabilimento mozzarella Dop e altre tipologie
(ricotte e mozzarelle non Dop), ma, come richiesto dal Consorzio di Tutela
già 18 mesi fa, si obbligano i produttori ad acquistare esclusivamente
latte di bufala proveniente dall’area Dop, per qualunque prodotto
intendano realizzare.
“Così il Governo dice sì alla nostra proposta sulla
provenienza esclusiva del latte dal territorio della Dop, contenuta nella
bozza di modifiche al disciplinare che da un anno e mezzo attende l’approvazione
delle istituzioni interessate”, commenta il presidente del Consorzio
di Tutela, Domenico Raimondo e aggiunge: “Siamo molto soddisfatti
del provvedimento. In questo modo si rafforza il marchio Dop, s’innalza
la qualità del prodotto, si assicura la tracciabilità totale
e non si costringono i nostri allevatori a morire. Ringraziamo il Governo
e il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, per aver compreso
appieno il nostro appello”.
Per il direttore del Consorzio di Tutela, Antonio Lucisano, “ora
si apre una nuova fase per la Mozzarella di Bufala Campana Dop”
e spiega: “Con le nuove regole siamo di fronte a innovativi scenari
di produzione e di mercato. Con l’obbligo di utilizzare solo latte
di area Dop, il nostro auspicio è ora che tutto il latte Dop possa
essere trasformato in mozzarella Dop, con prospettive di crescita, dunque,
ancora tutte da esplorare.
Sul mercato i consumatori avranno un quadro più semplice e chiaro,
potranno scegliere solo tra tre tipi di prodotto: la Mozzarella di Bufala
Campana Dop; la mozzarella di bufala non Dop ma realizzata comunque con
latte di area Dop dai produttori aderenti al Consorzio; e infine il prodotto
non certificato, realizzato da tutti gli altri con latte e semilavorati
bufalini qualsiasi, proveniente da ogni dove”.
Le nuove norme sono anche il frutto della mobilitazione lanciata dal Consorzio,
dal titolo “Salviamo la Mozzarella di Bufala Campana DOP”,
“che ha coinvolto chef, giornalisti, foodies e cittadini, uniti
dalla passione per questo prodotto unico”, fa sapere Lucisano: “A
ciascuno di loro – conclude – va il nostro grazie di cuore,
ci hanno sostenuto e aiutato a produrre ogni sforzo per non far scomparire
il più importante marchio Dop del centro-sud Italia. Insieme ce
l’abbiamo fatta”.
Ufficio Stampa
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