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AZIENDE
E PRODOTTI
Formaggio di fossa, così delizioso,
nato per caso
Tanto
tempo fa sull'Appennino romagnolo-marchigiano accaddero vicende che influenzarono
anche le abitudini alimentari delle popolazioni locali, finendo per dare
origine al formaggio tipico di queste terre collinari.
Nel XV secolo i contadini del luogo, stanchi di tirare la cinghia per
le razzie perpetrate ai loro danni da bande di predoni, da milizie
arroganti allo sbando e da ladri in genere, cominciarono a nascondere
frettolosamente le provviste sotto terra, tra le rocce, in buche naturali
o scavate.
In tal modo rimaneva loro qualcosa da mangiare per superare l'inverno.
I contadini scoprirono così che il formaggio, stando tre mesi sotto
terra, usciva diverso, con un odore più forte e deciso, pur essendo
ancora commestibile. Quell’odore oggi viene definito profumo!.
Nelle fosse i formaggi prendono l’aroma del legno, del tartufo,
del muschio dall'ambiente in cui si trovano. Il sapore va dal dolce al
piccante, all'amarognolo a seconda del latte usato e delle fosse stesse.
Ma, non bisogna eccedere e farsi prendere dalla gola perché è
un formaggio grasso e ricco di calorie, quindi va consumato con moderazione.
Il formaggio di fossa può essere di pura pecora o misto, cioè
di latte vaccino e di pecora, e viene stagionato per tre mesi nelle tipiche
fosse di forma ovale scavate nella roccia.
Con il tempo, l’abitudine di allora è diventata più
consapevole ed organizzata. Le fosse di stagionatura scavate nella pietra
arenaria sono ben curate, pulite, rivestite e foderate di materiale adeguato.
L’infossatura delle forme avviene in agosto e la sfossatura in autunno
inoltrato. In Romagna queste prelibatezze si trovano nelle province di
Forlì-Cesena e di Rimini, soprattutto a Mondaino.
Ma quali sono i metodi di produzione?
Le tre regole tradizionali da seguire per ottenere il formaggio di fossa
sono:
infossare solo formaggio in purezza prodotto nei mesi di aprile-maggio;
infossare solo formaggio che abbia tre mesi di stagionatura;
infossare una sola volta all’anno.
A Mondaino, in provincia di Rimini, si produce formaggio pecorino
di fossa all’interno dell’antico Mulino dove si trovano ben
tre fosse di origine malatestiana documentate da atti notarili risalenti
al 1392 e 1458. L'infossatura avviene una sola volta all’anno, nelle
quattro giornate di svolgimento del Palio del Daino nel mese di agosto.
La festa della sfossatura cade in occasione della Fiera di Santa Bibiana
(l'ultima domenica di novembre o la prima di dicembre) la giovane martire
cristiana del II secolo protettrice dei prodotti dei campi.
Per informazioni: www.formaggiodifossa.it
Nicoletta Curradi
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