|
AZIENDE
E PRODOTTI
Un marchio unico per internazionalizzare i
prodotti enogastronomici di piccole e medie imprese italiane
E’ “Cibusland - Filiera Corta”, primo brand
collettivo italiano per promuovere il wine & food made in Italy nel
mondo pensato da global marketing
Un marchio unico per internazionalizzare
i prodotti enogastronomici delle piccole e medie imprese italiane. Ecco
“Cibusland - Filiera corta”, il primo brand collettivo italiano,
in grado di promuovere e rendere più competitivi i prodotti wine
& food italiani su scenari internazionali. A proporlo è la
società di consulenza Global Marketing, organizzatrice di workshop
in collaborazione con Assoretipmi, Associazione Reti di Piccole e Medie
Imprese.
“Il mercato italiano - spiega Maria Birsan di Global Marketing -
è sempre più in crisi: per questo occorre guardare verso
quelle realtà estere che garantiscono migliori margini di guadagno
e stabilità per le imprese. Le pmi, tuttavia, da sole non possono
farcela: il contratto di rete si prefigura dunque come la soluzione per
rendere più mature e competitive su nuovi scenari le nostre aziende,
e in particolare quelle dell’agroalimentare”. I dati riguardanti
i mercati parlano chiaro: questo settore, pur rappresentando una parte
importante dell’economia italiana (da solo l’agroalimentare
concorre al 15% del Pil nazionale) e un’eccellenza riconosciuta
a livello mondiale, ha un export minore rispetto ad altri Paesi, come
la Francia o la Germania. Nel 2011, queste nazioni hanno avuto, rispettivamente,
un aumento delle esportazioni del 29,5% e del 27,5%: l’Italia solo
del 10%.
“A segnare la differenza - sottolinea Birsan - è stata la
capacità di fare sistema delle aziende europee, e in particolare
di quelle francesi, che si sono coalizzate in un unico marchio collettivo
capace di competere ad armi pari nei mercati internazionali”. Grazie
al marchio “France Bon Appe’tit”, infatti, i prodotti
transalpini sono riusciti a ottenere un ampio margine di diffusione sia
nella grande distribuzione organizzata, sia nei mercati degli altri paesi:
un risultato possibile grazie alla capacità delle tante aziende
agroalimentari di fare sistema, di aggregarsi in un’unica rete di
imprese più forti e competitive. Rientra in quest’ottica,
dunque, la presentazione di “Cibusland - Filiera corta”, il
primo marchio collettivo italiano, in grado di promuovere i nostri prodotti
agroalimentari su scenari internazionali.
“Analizzando il mercato francese, ci siamo accorti - spiega Birsan
- che un punto di forza delle aziende d’Oltralpe è la loro
capacità di mettersi in rete per esportare all’estero. La
nostra idea è dunque quella di creare un marchio commerciale, che
al momento abbiamo nominato “Cibusland - Filiera corta”, che
coinvolga le piccole e medie imprese dell’agroalimentare in modo
da offrire a queste ultime una possibilità concreta di concorrere
in maniera adeguata con i marchi di altri Paesi”. Grazie alla rete
di imprese, infatti, sarà possibile unire le forze dei diversi
produttori coinvolti, e creare, al contempo, nuove professionalità
che guidino la loro internazionalizzazione dal punto di vista del marketing
e della comunicazione: “il primo obiettivo - continua Birsan - è
la realizzazione di un portale di informazione e attività in varie
lingue straniere, perché oggi il solo inglese non basta più,
e uno di e-commerce, che ha l’intento di recuperare antiche ricette
e sapori italiani per proporli in un unico mercato (o Shopping Center)
virtuale, come fondamento stesso della nostra cultura”.
Un’azione, quest’ultima, resa possibile grazie all’assistenza
e consulenza continua di Export Manager, professionisti con vasta conoscenza
dei mercati internazionali, che si occuperanno tra l’altro della
gestione degli ordini online, della comunicazione e della logistica; daranno
informazioni e guideranno i potenziali acquirenti stranieri all’acquisto.
Grazie all’unione delle forze tra varie imprese, inoltre, spiega
la Global Marketing, sarà possibile fornire assistenza telefonica
di personale multilingue ed e-mail 24 ore su 24 per i mercati esteri,
in base ai vari fusi orari. Una strategia commerciale più globale
e matura, che si accompagnerà a una serie di azioni di marketing
continue, sia nelle grandi fiere di settore, sia sul web, attraverso fiere
virtuali 365 giorni all’anno.
“Il nostro obiettivo - prosegue Birsan - è creare azioni
collettive, di promozione dei nostri prodotti nei punti vendita nelle
gdo straniere, attraverso i canali horeca all’estero e con
l’apertura di negozi in franchising all’estero, con nome e
marchio commerciale collettivo. Dobbiamo fare in modo che i nostri prodotti
agroalimentari diventino facilmente riconoscibili e identificabili anche
al di fuori del nostro paese, sviluppando, ad esempio, il canale dei mercatini
agroalimentari italiani all’estero: un’ulteriore idea è
quella di promuovere corsi e formazione sulla nostra cucina, per insegnare
l’eccellenza dei nostri prodotti e rafforzare ancora di più
la nostra piattaforma agroalimentare all’estero. Una serie di azioni
importanti e complesse, impossibili da gestire per una piccola impresa,
che diventano possibili grazie al contratto di rete. Si tratta di un progetto
fattibile - assicura Birsan - sia per le piccole imprese artigiane, sia
per le aziende strutturate e già inserite sui mercati internazionali,
frutto di un vero lavoro di squadra dove partecipano oltre 50 persone,
tra i vari professionisti e aziende specializzate, proprio come in una
rete di collaborazioni e imprese. Cerchiamo di dare il nostro contributo
all’economia italiana con un progetto concreto; “Cibusland”
è creato per offrire un sostegno concreto alle aziende del settore
agroalimentare italiano. È un progetto ambizioso ed è importante
che noi professionisti lavoriamo in stretta collaborazione: soprattutto,
è fondamentale che le piccole, medie e anche grandi aziende, si
uniscano sotto un unico progetto di queste dimensioni per creare nuove
alleanze, una rete di imprese del settore agroalimentare in grado di competere
su scenari internazionali più ampi. Tutti insieme - conclude Birsan
- possiamo affrontare la difficile situazione del momento. (www.winenews.it)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|