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Consumi: dal 22 Luglio stop al pesce
fresco in Adriatico
Stop al pesce fresco a tavola da lunedì 22 luglio, per l’avvio
del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta
da pesca italiana lungo l’Adriatico da Trieste a Rimini. A
darne notizia è Coldiretti Impresapesca nel sottolineare che il
provvedimento ha l’obiettivo di garantire il ripopolamento
dei pesci nel mare e salvare cosi le marinerie dal collasso, in un 2013
segnato da un calo del 16 per cento dei consumi di pesce fresco nel primo
trimestre. Con il fermo pesca aumenta anche il rischio - sottolinea
Impresapesca Coldiretti - di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture,
soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato se non si tratta
di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è
in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata
produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente
operare. Si parte dunque il 22 luglio per l’alto Adriatico, nel
tratto da Trieste a Rimini, con il blocco per 42 giorni, delle barche
che hanno sistemi a traino. Il 5 agosto - continua Impresa Pesca Coldiretti
- stop alle attività per il centro e sud Adriatico, da Pesaro a
Bari. Il primo ottobre si fermeranno i pescherecci a partire da Brindisi,
Ionio e Tirreno, mentre Sardegna e Sicilia decideranno nel periodo agosto
e settembre in piena autonomia. Il tutto in una situazione che,
secondo un’analisi Coldiretti Impresa Pesca su dati Ismea, ha visto
aumentare del 6,3 per cento le famiglie italiane che hanno rinunciato
ad acquistare pesce fresco nonostante i prezzi al consumo siano rimasti
pressoché stabili nel primo trimestre dell’anno. A segnare
un forte calo nei consumi - precisa la Coldiretti - e' il pesce azzurro
come le alici che calano del 12 per cento ma nel piatto degli italiani
diminuiscono anche i calamari (-14 per cento) e le cozze e gli altri mitili
(-12 per cento). Un crollo che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci
italiana che negli ultimi 30 anni ha già perso il 35 per cento
delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro. Per valorizzare il pesce
pescato e allevato nel nostro Paese mediante la creazione di una filiera
ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l'identità
nazionale del prodotto Coldiretti Impresa Pesca ha avviato iniziative
pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica.
(www.coldiretti.it)
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