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FATTI
E PERSONE
Produzione vinicola: il Veneto in Italia non ha rivali
Treviso è il territorio che ha in dote la più grande
area coltivata a vite, ma è Verona che ospita la produzione del
vino più significativa delle sette province, con oltre 3,2 milioni
di ettolitri prodotti. La vendemmia 2013 ha potuto godere di condizioni
climatiche ottimali.
Il Veneto si conferma la prima regione per la produzione di vino in Italia
dall’analisi delle vendemmie degli ultimi 5 anni con un valore medio
produttivo di 8.219.000 ettolitri che lo pongono saldamente al primo posto
davanti a Emilia Romagna e Puglia, ferme rispettivamente a 6.524.000 e
6.230.000 ettolitri. Queste sono le risultanze dell’analisi della
viticoltura veneta realizzata in occasione del Convegno espositivo
Viticoltura Enologia in programma a Padova il prossimo 12 dicembre.
Una viticoltura fortemente vocata alla qualità, con il 72% della
superficie vitata destinata a vini DOC/DOCG e con una evidente caratterizzazione
sui vini bianchi che rappresentano più del 66% della produzione
una forte specializzazione provinciale. Il principale vitigno è
il Glera che con 17.742 ettari rappresenta il 23% del vigneto veneto:
il 97% di questi ettari è protetto da denominazione DOC e quasi
tutta la coltivazione, 15.209 ettari, si concentra nella provincia di
Treviso. Anche il secondo vitigno, la Garganega, che rappresenta il 14%
del vigneto veneto, è bianco e si concentra nella provincia di
Verona con 7.943 ettari e ha una appendice a Vicenza, con 1.055 ettari.
Verona è anche la provincia dove si concentra il primo vitigno
autoctono nero, la Corvina, che con 7.500 ettari rappresenta il 10% del
territorio vitato. Il terzo vitigno della regione è invece il Merlot
che ha una presenza diffusa in tutta la regione con una produzione caratterizzata
da una minore qualità con i vini DOC/DOCG che arrivano solamente
al 46%. Il Merlot è anche il vitigno più diffuso nella provincia
di Vicenza con1.809 ettari coltivati. Il quinto vitigno è invece
il pinot grigio con 6633 ettari diffusi in tutte le province, particolarmente
in provincia di Verona con 1293 ettari e di Venezia dove rappresenta il
vitigno più diffuso con 1084 ettari. La Provincia di Padova punta
invece sul Prosecco con 1.044 ettari vitati. In provincia di Rovigo i
terreni coltivati a vite hanno un‘estensione veramente limitata
con 116 ettari complessivi. La vendemmia 2013 ha potuto godere di condizioni
climatiche ottimali con le giuste precipitazione piovose e una buona escursione
termica giorno-notte che ha migliorato il profilo aromatico dei futuri
vini. Le piogge limitate hanno inoltre permesso una raccolta ordinata
e una selezione accurata e la messa a riposo delle uve dell’Amarone
e del Recioto. Si profila quindi una vendemmia che rappresenterà
maggiormente il territorio con sfumature più accentuate dei diversi
terroir. La produzione finale di vino è data in aumento del 10%
rispetto al 2012 secondo Assoenologi e del 4% secondo le previsioni Ismea
e Unione Italiana Vini, per un dato finale che può variare quindi
tra 8.530.000 e 8.050.000. Dal punto di vista delle imprese, Il settore
vitivinicolo veneto ha visto una notevole riduzione delle aziende sul
territorio che, secondo gli ultimi dati ISTAT, si sono dimezzate passando
da 77.191 a 37.335 con una superficie vitata a disposizione per singola
azienda che raddoppia, da uno a due ettari, rispetto a una media nazionale
di 1,6 ettari. (http://www.cronacadelveneto.com)
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