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AZIENDE
E PRODOTTI
Pasta di Gragnano Igp d’Italia
Lopa: l’annuncio arriva dalla Commissione Europea,
che ne riconosce l’unicità del metodo tradizionale in cui
viene prodotta
La Pasta di Gragnano ha livello europeo, è una nuova Indicazione
geografica protetta (Igp) per l’Italia, che la tutelerà da
imitazioni e falsi. L’annuncio arriva dalla Commissione Europea,
che ricorda come la pasta fabbricata nel Comune di Gragnano, in provincia
di Napoli, sia conosciuta per il metodo tradizionale in cui viene prodotta,
con l’utilizzo di trafile in bronzo che le conferiscono una rugosità
tale da permetterle di amalgamarsi in modo ottimale a salse e condimenti.
Con il riconoscimento ufficiale dell’Esecutivo Ue, la nuova Igp
sarà iscritta nello speciale registro europeo, di cui l’Italia
è l’azionista di maggioranza, con 248 prodotti su 1.200 eccellenze
agroalimentari, che protegge gli alimenti alta qualità. Il comparto
della produzione della pasta non solo è tornato ad essere la voce
più importante dell’economia di Gragnano, ma ha stimolato
anche un indotto di notevoli proporzioni e si ritiene possa ancora crescere
con una politica a favore della formazione d’impresa nell’arte
bianca sollecitando la domanda di qualità attraverso mezzi puntuali
ed innovativi.
A margine della comunicazione Europea, il rappresentante della Consulta
Nazionale dell’Agricoltura, già Delegato della Provincia
per il settore Agroalimentare, Rosario Lopa, ha ribadito che i due fattori
essenziali per competere sul mercato internazionale, in particolare quello
nordamericano e nordeuropeo, sono la qualità e la sicurezza alimentare.
Ne sono consapevoli le imprese che, nonostante le buone performance registrate
rispetto agli ultimi anni in termini di fatturato e di export, domandano
di essere sostenute per una ripresa occupazionale ed una maggiore spinta
verso l’innovazione. Grande è la felicità, ufficiale
della Pasta di Gragnano I.G.P. La Pasta di Gragnano con i suoi 500 anni
è un pezzo della storia e della cultura alimentare italiana; finalmente
i consumatori europei otterranno la giusta tutela per un prodotto sano,
certificato e buono. Si tratta, aggiunge, del ventiduesimo marchio della
Campania, il primo per la categoria pasta in Italia, che potrà
essere non solo una garanzia di tutela, ma un vero e proprio strumento
di marketing per la promozione di un prodotto che è ormai noto
in tutto il mondo. Il prossimo passo è quello del riconoscimento
giuridico di distretto anche se Gragnano fa già parte di quello
agro-alimentare di Nocera Inferiore, del pomodoro, naturale complemento
della pasta di qualità.
Di fatto a Gragnano operano decine di pastifici, anche micro-artigianali,
che con l'indotto generano una grande rete produttiva. I dati di produzione
sono pressoché in continua crescita e quando il mercato nazionale
dà segni di stanchezza tira di più quello estero. Il Consorzio
città della Pasta di Gragnano stima una produzione giornaliera
di 11mila quintali, per l'80% destinata all'export: complessivamente peserebbe
sull'export nazionale per il 10 percento. Nel 2012 la produzione italiana,
è stata di 3,3 milioni di tonnellate, di cui il 55% all'export.
In media gli italiani divorano circa 26 chili di pasta l'anno pro capite.
Ora spetta alla Regione Campania osserva, Lopa, avviare il riconoscimento
del distretto ma ci sono ritardi legati a problemi politico-amministrativi
interni alla Giunta regionale che però verranno presto superati.
Il marchio europeo garantisce la provenienza e la qualità del prodotto
e diventa uno scudo contro contraffazione e abusi. È uno strumento
in più per aggredire i mercati e aiuta a fare sistema: bisogna
andare oltre la naturale rivalità tra aziende. Inoltre il distretto
offre opportunità anche per coloro che, pur in disaccordo, rientrano
nel territorio.
Del Consorzio della pasta di Gragnano fanno parte i pastifici Liguori,
Di Martino, Faella, Gentile, Le Stuzzichelle, D'Apuzzo Sebastiano, Pastificio
Campi, Le antiche tradizioni di Gragnano e La Fabbrica della pasta. Tutti
sono tenuti a rispettare il disciplinare Igp secondo il quale la pasta
di Gragnano è il prodotto ottenuto dall'impasto della semola di
grano duro con l'acqua della falda acquifera locale, con un particolare
profumo di grano maturo e un caratteristico sapore sapido, dal gusto deciso.
La pasta ha un aspetto rugoso, tipico della trafilatura al bronzo, e alla
cottura si presenta soda ed elastica, con un'ottima tenuta. La produzione
deve avvenire all'interno del comune di Gragnano. Grazie alle capacità
organizzative ed imprenditoriali del Presidente del Consorzio, Grgagnano
città della Pasta, Giuseppe Di Martino, verso queste problematiche
e verso la necessità di legare al territorio i servizi di cui si
costituisce ciascuna unità di prodotto, come quelli finalizzati
alla ricerca ed alla sperimentazione di nuovi prodotti per il confezionamento
e la conservazione della pasta visto il riconoscimento del marchio
comunitario IGP.
Consulta Nazionale Agricoltura
consultanazionaleagricoltura@gmail.com
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