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AZIENDE
E PRODOTTI
Parmigiano Reggiano: 11,5 milioni per sostenere i consumi
Cifra equamente divisa tra mercato interno ed estero.
Produzione prevista in calo dell1%
Reggio Emilia, 11 dicembre - Dopo aver
definito il “quanto” produrre (3.250.000 forme per l’anno
prossimo, come stabilito dall’Assemblea del settembre scorso con
l’adozione dei piani produttivi), le azioni del Consorzio del Parmigiano
Reggiano si spostano ora sul “come” e sul “per chi”
(quali mercati e quali consumatori), mettendo in moto una serie di investimenti
che, per il 2014, ammontano a quasi 13 milioni di euro.
“Oggi – ha detto il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai,
nel corso dell’assemblea dei caseifici che ha approvato il bilancio
preventivo dell’Ente – il nostro primario obiettivo è
quello di coinvolgere e far giocare un ruolo nuovo, integrato e importante
a tutti i soggetti della filiera: dai produttori (protagonisti di piani
produttivi), ai caseifici (destinatari delle azioni a sostegno del prodotto),
ai commercianti-stagionatori (partecipi di nuove azioni per la diffusione
dei consumi sia in Italia che all’estero), alla GDO (più
coinvolta nell’informazione e in testing store, in particolare all’estero)”.
“Nei prossimi mesi – ha aggiunto Alai – approfondiremo
nuove modifiche al disciplinare di produzione, con l’esclusivo obiettivo
di tutelare ed innalzare gli elementi di distintività del prodotto:
quelli, in sostanza, che oggi consentono al Parmigiano Reggiano di viaggiare
con incrementi superiori al 3% sulle esportazioni e di tenere molto bene
sui consumi interni”.
“A fronte di una lieve flessione delle vendite nella GDO, largamente
inferiore al calo medio del 2,6% che ha interessato in questi mesi i formaggi
duri – ha proseguito il presidente del Consorzio di tutela –
i consumi di Parmigiano Reggiano si sono alzati nella ristorazione e sono
fortemente salite le vendite dirette da parte dei caseifici, con risultati
più che soddisfacenti in presenza di una crisi economica del Paese
che ha intaccato anche i consumi alimentari”.
Ed è proprio a sostegno delle esportazioni e dei consumi interni
che il Consorzio investirà la gran parte delle risorse del bilancio
2014, con 11,5 milioni di investimenti equamente divisi su Italia ed estero.
“Al mercato interno – ha detto al proposito Alai – si
lega ancora quasi il 70% delle vendite, e oggi dobbiamo investire per
fidelizzare ulteriormente i consumatori e avvicinarne altri ad un prodotto
di cui puntiamo a far percepire meglio le caratteristiche e l’unicità,
non solo per sbloccare l’attuale stabilità dei consumi di
Parmigiano Reggiano, ma anche per evitare che i consumi globali in recessione
interessino questa eccellenza”.
Piede sull’acceleratore, poi, sui mercati internazionali (“dove
in questi anni – ha detto Alai – abbiamo avuto eccellenti
riscontri e sui quali puntiamo, in un quinquennio, a collocare il 50%
del prodotto”) e su nuovi progetti con la GDO e sul canale horeca
(hotel, restaurant e cafè-catering), con circa 600.000 euro di
specifici investimenti.
Occorrerà vigilare sul fronte produttivo (il sistema – ha
ricordato Alai – negli ultimi tre anni ha registrato un incremento
del 19,7% del prodotto immesso sul mercato, oltretutto in presenza di
una grave crisi economica), ma le condizioni per nuove affermazioni sembrano
esserci tutte: la produzione 2013 dovrebbe registrare una flessione dell’1%
rispetto al 2012 (3.307.221 forme), le giacenze, ad ottobre, erano in
calo del 7,4% in totale e del 3,7% sul prodotto di 12 mesi), mentre le
quotazioni alla produzione – dopo il minimo 2013 segnato a luglio
con 8,53 euro/kg – al 30 novembre si sono portate a 9 euro/kg.
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