AZIENDE E PRODOTTI

Olio - Vendite sottocosto non aiutano settore e confondono consumatori

Più conveniente di un lassativo, ma non convince l’offerta stracciata di olio extra vergine di oliva che in questi giorni viene pubblicizzato sotto costo e proposto, in alcuni supermercati di  Roma a 2,89 il litro. “E sorprendente – afferma Massimo Gargano, presidente di Unaprol – consorzio olivicolo italiano che vengano messi in atto dalla distribuzione organizzata simili comportamenti commerciali a poco meno di un mese dall’avvio della prossima campagna olivicola – olearia”. In base ad un indagine svolta dall’osservatorio economico di Unaprol risulta che produrre un chilo di vero olio extra vergine di oliva senza costi di confezionamento, marketing e quant’altro costi mediamente 3,53 € in Puglia; 3,64€ in Calabria, 4,67 € in Sicilia e 5,80 € nel Centro Nord .
L’extra vergine in promozione fino al 6 ottobre nella capitale viene, invece, pubblicizzato con uno sconto del 22% sul prezzo originario di 3,69%. 
“E’ chiaro – ha riferito Gargano  - che è  un’offerta al di fuori dell’indagine sopra citata. Mi chiedo – ha poi continuato - se siano state rispettate le prescrizioni previste dall’art. 11 della legge 14 gennaio 2013 n. 9, meglio conosciuta come legge Mongiello”. Questo articolo della legge disciplina la vendita sottocosto degli oli di oliva extra vergini negli esercizi commerciali nell’ambito di una determinata provincia. (www.unaprol.it)

 


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