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AZIENDE
E PRODOTTI
OLIO – In USA Italia maglia rosa per export. Intesa MISE, ICE e
UNAPROL, MIPAAF funziona
Meno posti di lavoro, meno pasti fuori
casa. La crisi economica ha cambiato le abitudini alimentari degli americani;
nuove tendenze e stili di vita stanno orientando i consumi che incidono
sull'industria alimentare. Gli americani mangiano sempre più spesso
a casa e per questo motivo si fanno sempre più scelte di acquisto
e si comprano più prodotti a marchio privato.
Il consumatore medio spende circa 110 dollari a settimana per mangiare
e un quarto è speso per specialità alimentari. Un terzo
dei consumatori americani acquista specialità alimentari perché
li hanno visti utilizzare in un cooking show televisivo. Un terzo dei
pasti viene preparato in casa e nella classifica dei cibi realizzati al
primo posto vi sono specialità americane (92%), italiane (79%),
messicane/latine (63%), cinesi (42%).
È il profilo delle nuove tendenze alimentari americane che emerge
al Summer Fancy Food di New York dove Unaprol e Ice concludono la prima
intesa operativa sull'olio extra vergine di oliva. Due anni di proficua
collaborazione, tra pubblico e privato, con incoming di operatori, buyer
e giornalisti in Italia; eventi promozionali all'estero con educational
e workshop; azioni di sensibilizzazione in generale dei consumatori di
Stati Uniti, Canada, Cina, Hong Kong, Austria, Belgio e Russia.
Gli Stati Uniti rappresentano il mercato d'elezione per gli oli italiani.
Rispetto al 2011, nel 2012 le forniture dall'Italia sono aumentate in
volume del 10%. Gli Stati Uniti hanno acquistato dall'Italia circa 110.000
tonnellate di oli vergini per un corrispondente valore di 307 milioni
di euro. L'Italia detiene una quota del 54% in quantità e del 58%
in valore delle importazioni statunitensi di oli vergini. L'analisi dei
dati in valore mostra un andamento in linea con i dati in volume e mostrano
una progressione del 9% rispetto al 2011. Per quanto riguarda le vendite
al dettaglio sul mercato statunitense l'olio d'oliva, all'interno delle
tipologie di olio vendute, rappresenta il 15% in volume ed il 37% in valore.
Sul totale dell'olio venduto in confezioni da litro il 59% è rappresentato
da olio extra vergine di oliva ed il 62% delle confezioni è realizzato
in vetro. La bottiglia da mezzo litro è la più venduta.
L'Intesa siglata tra Ministero dello Sviluppo Economico, l'ICE - Agenzia
per la promozione e l'internazionalizzazione del Made in Italy e l'Unaprol,
che opera nell'ambito dell'internazionalizzazione dei contratti di filiera
sottoscritti con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
ha celebrato il primo esperimento in assoluto tra pubblico e privato per
il sostegno di azioni in favore dell'olio extra vergine di oliva di alta
qualità italiano. Per quest'ultima tappa selezionati alcuni tra
i migliori oli extra vergini di oliva a marchio FOI della filiera olivicola
firmata dagli olivicoltori italiani.
Buyer e giornalisti della Grande Mela hanno potuto apprezzare la diversità
dei profili sensoriali offerta dai prodotti delle aziende Redoro Frantoi
Veneti di Grezzana (VR), Società Agricola Trevi il Frantoio di
Trevi (PG), Oleificio Guglielmi di Andria (BAT), Oleificio Cooperativo
Paladino di Palo del Colle (BA).
L'evento si è concluso con il Find the Fake, ovvero scova l'intruso
che. Una prova di degustazione comparativa che aiuta giornalisti e buyer
ad individuare e separare oli di scarsa qualità distinguendoli
da quelli di alta qualità italiana. (www.unaprol.it)
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