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AZIENDE
E PRODOTTI
Mozzarella di bufala: Agrinsieme, bene
l’audizione alla Camera. Difendere la qualità, migliorare
tracciabilità e sistema dei controlli
Apprezzamento e soddisfazione per l’audizione
che si è tenuta presso la Commissione agricoltura della Camera
sulla filiera della mozzarella di bufala campana vengono espressi da Agrinsieme,
il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative
agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative
e Legacoop Agroalimentare.
L'audizione ha consentito, infatti, una posizione condivisa da tutte le
organizzazioni agricole e della cooperazione agricola, riscontrando udienza
e consenso anche della stessa Commissione su numerosi punti qualificanti,
peraltro ripresi in molti interventi dei parlamentari.
In linea generale si condivide -afferma Agrinsieme- la sollecitazione
a rinsaldare l’azione di controllo e a mantenere i cardini del disciplinare
adottato, evitando di apportare modifiche che possono danneggiare la qualità
e l’immagine del prodotto.
In secondo luogo, e più specificamente, si conferma il divieto
dell’uso del latte congelato e il mantenimento della norma sulla
separazione degli stabilimenti che lavorano latte per mozzarella di bufala
campana da quelli che lavorano latte non della filiera certificata. Con
il chiarimento che -sottolinea Agrinsieme- il caseificio che lavora esclusivamente
latte certificato, può evidentemente produrre anche sottoprodotti,
come la ricotta o altre pezzature.
In terzo luogo si sollecita la piena tracciabilità di tutta la
filiera, dall’identificazione delle bufale alla rilevazione delle
quantità prodotte, alla movimentazione e lavorazione del latte,
così come condiviso dalla Regione Campania e da tutte le Associazioni
di settore.
Agrinsieme ribadisce, pertanto, la sua opposizione e apprezza che molti
parlamentari si siano espressi in questa direzione riguardo le richieste
del Consorzio di tutela della denominazione, riportate anche in sede di
Commissione parlamentare in una precedente audizione. Tali proposte rischiano,
d’altronde, di creare problemi ai controlli e danno di immagine
per il prodotto.
Infine, è da valutare positivamente -conclude Agrinsieme- la costante
attenzione delle istituzioni e delle forze sociali a sostegno di una produzione
di assoluta eccellenza del territorio di origine, ma anche dell’intero
panorama della qualità alimentare nazionale, considerato che si
tratta della Dop italiana al quarto posto per quantità commercializzata.
Occorre proseguire la costante azione di salvaguardia sanitaria degli
animali, l’azione per la destagionalizzazione, la promozione sui
mercati nazionali ed internazionali.
Settore Comunicazione e Immagine
CIA- Confederazione italiana agricoltori
Tel. 06-3227008
E-mail: cia.informa@cia.it
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