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A La Morra (CN), tra bolle di sapone, musica e gastronomia, si brinda con il Fallegro!

In Piemonte, a La Morra, in Borgata Serra dei Turchi (Cuneo), presso l’azienda Poderi Gianni Gagliardo si festeggia il “Fallegro Langhe Favorita 2012”, protagonista della serata, ma non unico ospite, si contenderà il ruolo di questo evento dedicato al vino e allo stare insieme come “una volta”, quando la convivialità era un modo di dividere i momenti allegri con gli amici e gli altri abitanti di questi piccoli borghi dispersi tra i vigneti.
Nel nostro secolo i momenti di convivio sono diventati eventi pubblicitari, destinati a promuovere qualcuno o qualcosa, perdendo quell’Anima che li rendeva unici, ma qui ho ritrovato un angolo di quel passato a me molto caro, grazie a dei momenti di spettacolo che mi hanno fatto rivivere un “amarcord”: “ricordo con nostalgia”.



Il sole si riflette sulla grande bolla di sapone che ondeggia nel cielo, creata da Lucia, brava e fantasiosa artista di strada, si tinge dei colori dell’arcobaleno e attraverso la bolla scorgo il delinearsi delle colline vitate!
Siamo nella terra dello storico Barolo e come sfondo le colline di Langa offrono scenari stupendi sul “mare di vigneti”, dove tra i saliscendi ad ogni curva scopri panorami sorprendenti, magiche immagini su castelli che narrano leggende di fantasmi, dame e cavalieri, ruderi di casolari e ognuno ha una sua storia da raccontare!
Raggiungiamo il luogo dell’incontro ed è uno stupendo scenario ad accogliermi appena entro
nello spazio festoso della “Festa dell’allegria” presso le storiche cantine Gagliardo.
Alberto, fantastico cantastorie, con l’Organetto di Barberia suona indimenticabili motivi, come “Samarcanda” e “Smile” (Sorridi. La vita è bella) per ricordarci che c’è sempre un motivo per sorridere. Avrei molte cose da scrivere sulle performance di Lucia, su Alberto il fantastico cantastorie e il suo magico strumento, ma oggi il tema è gastronomico e mi riservo di farlo in un’altra occasione, però voglio invitarvi a visitare i loro siti: scoprirete cose inimmaginabili e un Alberto con frasi di saggezza in cui spesso ritroverete i vostri stessi pensieri:
www.organettodibarberia.it
CIRCO SPLUC DI LUCIA SPAGONE ::: Teatro di Strada



Una serata di mezza estate per presentare un vino che sorprende, entusiasma, incuriosisce con il suo sapore moderno ma al contempo tipico. Un party esclusivo, dedicato ai consumatori del Fallegro, ai giornalisti e, come afferma l’invito, “un gustoso setting” che comprende anche uno spazio alle eccellenze gastronomiche piemontesi.
Un modo “informale e piacevole” per conoscere l’azienda e brindare in allegria all’annata del Fallegro 2012: un bianco, da gustare piacevolmente fresco. Compagno degli stuzzicanti aperitivi, ma come tutti i vini anticamente era un delizioso compagno a tutto pasto! Non dimentichiamo che un tempo non era in uso l’abbinamento di un vino a seconda delle portate.
“Fallegro”, un nome che mette allegria e risorge dal passato, come racconta lo stesso Gagliardo: “E’ un vitigno di uva Favorita del Roero, ormai abbandonato e di cui sentivo parlarne da giovane, ha una storia antica, importante e particolare:le origini derivano dal vitigno ligure del Vermentin giunto nelle nostre terre attraverso le vie del sale, del contrabbando, dei pellegrini. Dimenticato e quasi estinto, è stato da me riscoperto”.
“Dalla vigna al bicchiere” oggi si festeggia questa delizia che nasce nei vigneti del Roero e si
degusta nelle cantine di Gianni Gagliardo, uno dei massimi rappresentanti del Barolo, un
grande vino che rappresenta non solo un territorio del Piemonte, ma è l’identità stessa dell’Italia vitivinicola nel mondo e che nasce proprio in questo territorio di La Morra, Castiglione Falletto e Barolo, nelle Langhe.
Ad accompagnare le degustazioni del Fallegro sono state le specialità gastronomiche: i tajarin della ditta “Alfieri” di Magliano Alfieri (CN), l’olio extravergine del Piemonte “Veglio” di Moncalvo (AT), le carni di razza piemontese della macelleria Operti di Centallo (CN), il coniglio dei fratelli Tesio di Saluzzo, il prosciutto crudo Cuneo Dop della salumeria Grandok di Lagnasco (CN), il torrone Sebaste di Gallo Grinzane (CN) e i gelati di “Mario il gelataio”, di San Bartolomeo (Imperia).



Personalmente non amo le abbuffate come se si fosse digiuni da una settimana, ma gradisco invece i piccoli assaggi, quel poco che basta per concedermi il piacere di scrivere poi di un prodotto decantandone la bontà o, se occorre, stendere il classico “velo pietoso”, ma qui tutto era incredibilmente ottimo e allora eccomi a battere sui tasti del computer, non senza dispiacermi di non potervi fare partecipi dei sapori! E mentre li riassaporo, un pò... sadicamente ve li descriverò attraverso le immagini fotografiche, ma poichè ho apprezzato moltissimo anche la coreografia degli spettacoli che ci hanno allietato vi farò partecipi anche di questi momenti... in bilico tra la nostalgia di una canzone e un dolce ricordo di quella giovinezza in cui l’allegria era una merenda sull’aia, il canto delle vendemmiatrici e l’uva pigiata nei tini.



E a me non resta che invitarvi a un tutto-pasto con il “Fallegro” e uno “Smile” a tutti!

di Alexander Màscàl e Matteo Saraggi



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