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AZIENDE
E PRODOTTI
Frutta d'Estate: dai dati CSO emergono gli orientamenti per il
futuro
In Emilia-Romagna per le pesche e le nettarine è in corso un
rinnovo varietale senza precedenti, il Sud si specializzerà e occorrerà
puntare su efficienza di gestione e valore del “made in Italy”
nel mondo
Gli elementi di sintesi che emergono dalle elaborazioni sulla frutta estiva
presentate a Bologna il 10 Giugno scorso da CSO e Regione Emilia Romagna
evidenziano il profilarsi di una annata non eccedentaria.
Che per l'ortofrutta sarà un'estate calda lo rimarca nel suo intervento
Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura Ue. "Siamo
di fronte - dichiara De Castro - a momenti cruciali per l'agricoltura.
La riforma della Pac in fase finale di discussione per fine giugno, dovrà
poi trovare il budget adeguato nel piano finanziario pluriennale. Nel
2014 - rimarca De Castro - si procederà probabilmente in regime
di proroga, con la gestione dei finanziamenti ordinari e PSR come da vecchio
ordinamento.
Per l'OCM unica - informa De Castro - ci sono posizioni molto discordanti
ma per i Paesi del Sud Europa è importante mantenere accorpata
la discussione dei dossier per avere maggior peso nella contrattazione."
Sul fronte produttivo per l'estate 2013 non si temono gli accavallamenti
produttivi che hanno portato a situazioni critiche in altre annate. Tuttavia
la difficoltà economica generale, la minor propensione al consumo
e la concorrenza della Spagna rappresentano senza dubbio alcune criticità.
La Spagna ha accresciuto, negli ultimi anni, gli investimenti peschicoli
con un’offerta di pesche e nettarine (escluse le percoche) che è
salita da circa 500.000 tonnellate a quasi 900.000 tonnellate. In forte
crescita anche l’export, soprattutto grazie agli investimenti sulle
varietà piatte.
La regione Catalonia, che rappresenta oltre il 30% della produzione spagnola,
è tra le aree che più hanno rafforzato la propria offerta
e presenta un calendario di raccolta molto simile a quello delle aree
del Nord Italia.
Già da oggi però si sta delineando in Emilia Romagna un
elemento di grande positività legato alla importante conversione
varietale relativa a pesche e nettarine, orientata verso cultivar a sempre
più elevato valore qualitativo e gustativo che avrà interessanti
effetti sui consumi e sul valore del prodotto. Nella carrellata di frutti
estivi presi in esame da CSO l’albicocco presenta, in questo momento,
una situazione favorevole. Produzioni non troppo elevate, non sovrapposte
con i competitor, forte concentrazione su varietà ad alto livello
qualitativo, buon assorbimento del mercato. Attenzione a conservare questi
requisiti ideali senza esagerare con gli impianti. Per quanto riguarda
il susino, infine emerge la necessità di trovare soluzioni per
aumentare la competitività italiana, come risulta dallo studio
CSO presentato dal prof. Carlo Pirazzoli, del Dipartimento di Scienze
Agrarie dell’Università di Bologna
Ci sono aree in altri Paesi come ad esempio la Spagna, in cui la coltura
è molto più redditizia grazie ad un insieme di fattori,
soprattutto il minor costo della manodopera.
L’Italia, ancora una volta, compensa con le migliori tecniche colturali,
le rese più elevate e quindi una maggior specializzazione che comunque
diventa indispensabile nella competizione futura.
“Occorre rilanciare il Made in Italy dell’ortofrutta italiana
– dichiara Paolo Bruni Presidente di CSO – una identità
che è il terzo brand più noto al mondo secondo quanto riportato
dal Ministero degli Esteri.
In Italia abbiamo saputo costruire in tanti anni di sapiente lavoro un
valore immenso nell'immaginario collettivo globale, che è il valore
della qualità superiore di ciò che si produce a livello
nazionale. Ed è da qui che dobbiamo partire tutti insieme per dar
forza alla nostra produzione, conquistando nuovi mercati e nuovi consumatori,
attraverso una forte azione di internazionalizzazione a cui il CSO si
sta dedicando anche mediante l’abbattimento delle barriere fitosanitarie”.
Tiberio Rabboni, Assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna, in conclusione
del Convegno e in risposta alle sollecitazioni di Claudio Gamberini di
Conad ad intervenire sulla promozione attraverso il connubio frutta/salute,
lancia una proposta: "Ritengo che in questo momento sia molto importante
aprire i nostri orizzonti e costruire partnership istituzionali con tutte
le regioni ad elevata specializzazione frutticola. Il caso della Catalonia,
con la quale si è già avviato questo processo di scambio
ne è un esempio. In tale ottica poi - conclude Rabboni - sarei
molto soddisfatto se riuscissimo a condividere a livello istituzionale,
di produzione e di distribuzione un progetto articolato per promuovere
il consumo di frutta e verdura partendo dal valore salutistico dei prodotti".
(http://www.csoservizi.com)
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