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AZIENDE
E PRODOTTI
Che duri gli Italiani!
Sulla pasta o con l’aperitivo, come secondo piatto
o in insalata, sono quelli a pasta dura i formaggi consumati con più
frequenza in Italia. E quelli a cui viene riconosciuta la personalità
più spiccata e il carattere di portabandiera del made in Italy
nel mondo. Assolatte e AstraRicerche ne svelano il vissuto nella quinta
edizione del loro monitor biennale
Sono la “fuoriserie” dei formaggi
italiani, i prodotti caseari “made in Italy” più conosciuti
e apprezzati in tutto il mondo. E anche in Italia i formaggi a pasta dura
godono di un vissuto assai positivo e di un consumo molto diffuso e consolidato.
E’ un profilo d’immagine molto sfaccettato e positivo quello
che emerge dalla quinta edizione del monitor biennale condotto da AstraRicerche
per conto di Assolatte.
“I formaggi a pasta dura sono quelli più diffusi tra i consumatori
italiani (91,9% di penetrazione) e godono di un profilo d’immagine
molto positivo che li colloca nell’area dell’edonismo alimentare“
afferma Enrico Finzi di AstraRicerche. Vengono, infatti, associati all'ottimo
sapore (54%), al buon profumo (41%), alla piacevole consistenza (32%)
e quindi, attraverso questi plus organolettici, al piacere tout court
(46%), alla gioia e all’allegria (20%), all’amore e alla passione
(20%). Ma non è solo una questione di piacere del mangiar bene.
“I consumatori riconoscono che i formaggi duri garantiscono sazietà
e riempimento (51%) e una sana alimentazione nutriente (29%)– prosegue
Finzi – Dal consumo dei formaggi a pasta dura gli italiani ricevono
anche benessere e salute (17%), calma e serenità (16%), distensione
e relax (12%)”.
I formaggi a pasta dura sono così buoni e appaganti da generare
addirittura una dipendenza, perlomeno in quei 7,2 milioni di italiani
che dichiara di consumarli 1 o più volte ogni giorno. O quei 13,8
milioni di italiani che li mangia da 3 a 6 volte a settimana. Dal monitor
Assolatte-AstraRicerche si scopre anche che il 7,7% li consuma da 2 a
3 volte al mese, il 4% 1 volta al mese, il 4% raramente e solo l’8,1%
non li usa. A consumare i formaggi duri, da tavola o da grattugia, sono
soprattutto le donne, gli ultra34enni, i residenti in Piemonte, Valle
d’Aosta e Lombardia. Ma i loro fans più affezionati sono
maschi, ultra44enni, residenti tra Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria.
Complessivamente, i forti consumatori di formaggi a pasta dura risultano
dotati d'una personalità molto netta e di uno stile di vita ricco
e articolato, moderno ed equilibrato, e maggiormente gratificante rispetto
alla media nazionale.
„Il nostro monitoraggio biennale conferma che i formaggi a pasta
dura godono di un vissuto estremamente positivo presso gli italiani, che
li considerano prodotti di grande qualità e valore – commenta
l’avv. Adriano Hribal, delegato della presidenza di Assolatte –
I consumatori dimostrano di apprezzare i formaggi a pasta dura sia per
le loro caratteristiche organolettiche sia per il loro contenuto di servizio:
due fronti su cui le imprese lattiero-casearie si sono fortemente impegnate,
per continuare a offrire formaggi di qualità eccellente e per proporli
in formati e confezioni – dai bocconcini ai grattugiati - capaci
di rispondere a ogni esigenza di consumo e di praticità in cucina
“.
Per maggiori informazioni:
Carmen Besta
Assolatte
tel. 02-72021817
Luca Speroni e Elena Vincenzi
Ufficio stampa Assolatte c/o Fruitecom
tel. 059-7863894
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