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Come riuscire a farsi il vino
Dagli Stati Uniti arriva l'invenzione per
farsi il vino in casa. L'apparecchio si chiama WinePod ed è un
cilindro d'acciaio simile a uno shaker. Soltanto che è alto 1,2
metri. Basta riempirlo di uva e la macchina, collegata a un computer,
si mette in funzione: gli acini vengono pressati automaticamente e, dopo
qualche mese, è possibile raccogliere l'equivalente di 48 bottiglie.
L'idea è venuta a Greg Snell, 47 anni, che ci aveva già
provato nel 2007 ottenendo fondi da un venture capital e l'interessamento
da parte di 150 acquirenti.
Ma poi, con la crisi globale, Snell fu costretto a mettere da parte le
sue ambizioni. Ora è tornato alla carica e ha deciso di puntare
sulla Cina, dove il vino sta riscuotendo un successo crescente. L'inventore
del WinePod, che costa 4.500 dollari (circa 3.300 euro), ha aperto un
ufficio a Shanghai e conta di vendere qualche centinaio di esemplari l'anno
prossimo.
Dal punto di vista qualitativo, secondo Neil Cammies, esperto di vino
per il giornale Western Mail (Galles), questo macchinario non può
avere la pretesa di creare un prodotto strutturato o pregiato, ma è
destinato a chi si accontenta di un vino semplice. In più, secondo
altri osservatori, rivolgersi al mercato cinese non è una scorciatoia,
perché anche nel paese asiatico la competenza e la professionalità
sono in miglioramento e sempre più consumatori vogliono bere vino
di un certo livello. (Massimo Galli - www.italiaoggi.it)
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