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AZIENDE
E PRODOTTI
Agricoltura: Coldiretti, record export vino a 5 mld (+9%). Vince
'local'
(E' record storico per il vino italiano all'estero con un valore delle
vendite che raggiunge per la prima volta i 5 miliardi di euro per effetto
di un aumento del 9% degli acquisti oltre confine. E' quanto emerge da
una proiezione della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai
primi sette mesi dell'anno, in occasione della presentazione dell''Atlante
dei territori del vino italiano' con il Ministro delle Politiche Agricole
Nunzia De Girolamo. A realizzare le migliori performance sono stati gli
spumanti - sottolinea la Coldiretti - che mettono a segno un aumento in
valore del 18 per cento togliendo anche spazi di mercato allo champagne.
Per i vini italiani la maggioranza del fatturato all'estero viene realizzata
sul mercato statunitense dove l'export in valore aumenta del 10% mentre
al secondo posto - continua la Coldiretti - si classifica la Germania
che mette a segno un positivo aumento del 9 per cento. Un aumento del
10% si registra anche in Russia e una crescita record (+23%) anche in
Australia. Un dato significativo se si considera che lo stato oceanico
è oggi il primo Paese esportatore di vino tra quelli extraeuropei
e il quarto a livello mondiale dopo Francia, Italia e Spagna. Positivo
anche il dato sui mercati asiatici, con una crescita complessiva del 3%,
con un apprezzabile aumento del 6% in Cina che è il Paese con maggiore
crescita dei consumi. Negli Stati Uniti - precisa la Coldiretti - sono
particolarmente apprezzati il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot
Grigio, il Barolo e il Prosecco che piace però molto anche in Germania
insieme all'Amarone della Valpolicella ed al Collio mentre in Russia sono
apprezzati Chianti, Barolo, Asti e Moscato d'Asti ed in Inghilterra Prosecco,
Chianti, Barolo. Ma in generale sono i vini del territorio a fare registrare
il maggiore incrementi della domanda sia all'estero che a livello nazionale
dove, a fronte di una stagnazione dei consumi, è boom per gli acquisti
di vini autoctoni con un aumento del 24% di bottiglie stappate per il
Pecorino, ma anche del 14% per il Pignoletto fino al 10% di incremento
fatto segnare da Falanghina e Negroamaro, secondo le elaborazioni Coldiretti
sulla base dei dati Symophonyiri group relativi al 2012. Nel tempo della
globalizzazione gli italiani - sottolinea la Coldiretti - bevono locale
con il vino 'chilometri zero' che è il preferito nelle scelte di
acquisto in quasi tutte le realtà regionali, dal Piemonte dove
la Barbera e il Dolcetto sono i più gettonati alla Toscana dove
in tavola si versa soprattutto Chianti e Morellino fino alla Sicilia con
il Nero d'Avola e l'Alcamo in testa. Il forte legame del vino con il territorio
di produzione, le abitudini di consumo, ma forse anche una maggiore attenzione
dei cittadini al sostegno dell'economia locale in un momenti di crisi
ha come risultato il fatto che - sottolinea la Coldiretti - le bottiglie
più richieste sono quelle prodotte a livello regionale, da Sud
al Centro fino al Nord del Paese. Percorrendo la Penisola dall'alto in
basso spicca come i veneti diano la loro preferenza ai Cabernet e ai Merlot,
manifestando una certa simpatia per il Lambrusco dell'Emilia-Romagna che
- continua la Coldiretti - domina incontrastato nelle preferenze degli
emiliano-romagnoli che mettono al secondo e al terzo posto, rispettivamente
il Sangiovese e il localissimo Pignoletto. Nelle Marche impera il Verdicchio
mentre in terza posizione per quanto riguarda le preferenze c'è
l'autoctona Passerina. Molto territoriali anche gli abruzzesi che acquistano
preferibilmente Montepulciano, Trebbiano e Pecorino. Solopaca e Aglianico
sono i vini particolarmente graditi dai campani, mentre i pugliesi mettono
in tavola, oltre al Primitivo e al Negroamaro, anche il Sangiovese toscano
o emiliano. Infine, se saltiamo nella seconda isola italiana, i sardi
dimostrano un grande attaccamento alle proprie vigne riempiendo i bicchieri
degli autoctoni Cannonau, Vermentino e Monica di Sardegna. La domanda
sostenuta di vini di produzione locale ha spinto la nascita a livello
regionale di numerose realtà per favorirne la conoscenza, la degustazione
e l'acquisto. Sono molte le aziende vitivinicole che aprono regolarmente
o in speciali occasioni le porte ai visitatori per far conoscere la propria
attività con i metodi di produzioni dal vigneto alla cantina. Sono
circa 1300 i produttori di vino certificati che fanno parte della rete
di vendita diretta di Campagna Amica attraverso punti vendita e mercati
degli agricoltori dove - conclude Coldiretti - vengono offerti solo vini
locali a chilometri zero. (red/rus – www.asca.it)
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