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AZIENDE
E PRODOTTI
Etichettatura, Fava: il sistema inglese potrebbe premiarci
"L'indicazione 'a semaforo'
applicata per legge ai prodotti alimentari venduti in tutte le catene
della Grande distribuzione organizzata inglese, che segnala il livello
nutrizionale e dietetico di un prodotto, potrebbe essere esteso per identificare
anche origine e qualità degli stessi. Diventando premiante per
i prodotti italiani, che avrebbero il via libera, il verde appunto, sugli
scaffali dei supermercati all'estero per l'alto livello qualitativo garantito
dai nostri standard tecnologici di produzione". L'assessore regionale
all'Agricoltura Gianni Fava ha avanzato questa proposta, incontrando a
Londra - nell'ambito della missione istituzionale ed economica che vede
coinvolte anche 12 aziende lombarde dell'agroalimentare - Richard Chachala,
Deputy Director, Obesity & Food Policy Branch, Health & Wellbeing
Division, del Ministero per la Salute. Tema dell'incontro, appunto, la
normativa inglese sull'etichettatura 'a semaforo' dei prodotti alimentari,
introdotta per fronteggiare le cattive abitudini - e i conseguenti disturbi
e patologie - legate a un eccessivo utilizzo di prodotti calorici e ad
alto contenuto di grassi industriali.
CONSUMATORE SCEGLIE INFORMATO SE CONSAPEVOLE - "Sono rimasti sorpresi
- ha aggiunto l'assessore Fava -, pensando a una nostra presa di posizione
contraria a questo sistema di etichettatura". Ma è stata un'occasione
per rilanciare una proposta. "Estendiamo il meccanismo di etichettatura
- ha detto Fava - al tema dell'origine dei prodotti e al livello qualitativo
degli stessi. In questo modo verrebbero premiate produzioni, come le nostre,
assoggettate a un ciclo tecnologico più restrittivo di altri e
che vanno nella direzione di una sempre maggior tutela della riconoscibilità
attraverso l'etichettatura".
CONFRONTO SU AGROALIMENTARE IN VISTA DI EXPO - "Rispetto al passato
- ha osservato Fava - abbiamo riscontrato un certo interesse sulle tematiche
'forti' che caratterizzano il nostro agroalimentare, nonché, per
gli eventi che vedranno il nostro Paese protagonista, con Expo 2015. Ma
prima di essere una grande kermesse, Expo deve rappresentare l'occasione
per un confronto serio con questo Paese, come con altri, su futuro e prospettive
del nostro agroalimentare. Per questo ho invitato i responsabili delle
autorità sanitarie e dell'agricoltura a venire da noi, la prossima
primavera, per conoscere e approfondire i nostri modelli di produzione
visitando le nostre aziende. In particolare, a Mantova, per far conoscere
a loro il ciclo produttivo del Parmigiano reggiano, che hanno detto di
apprezzare, meravigliandosi del fatto, però, che si produca anche
in Lombardia".
I CONTENUTI DEL DOCUMENTO - "Ho, quindi, anticipato loro i contenuti
del documento sulla tutela dei prodotti agroalimentari - ha aggiunto l'assessore
-, che il presidente Maroni illustrerà a breve al presidente della
Commissione europea Josè Manuel Barroso". "Estendiamo
dunque questo meccanismo di etichettatura anche alla qualità di
un prodotto - è il monito, in conclusione, di Fava -: in questo
modo il consumatore, consapevole di quale sia l'origine del prodotto e
a quale ciclo produttivo è stato assoggettato, potrà scegliere
liberamente cosa acquistare". La visita londinese dell'assessore
Fava prosegue, dopo aver incontrato le imprese lombarde che partecipano
alla missione.
(Lombardia Notizie)
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