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La distribuzione del vino, nel mondo, sta cambiando
ad una velocità mai vista prima
Tra nuove tecnologie, crescita
economica di alcuni paesi e crescita complessiva dei consumi i fattori
chiave nel futuro? a delinearli “Wine Intelligence” per Vinexpo
La distribuzione del vino, nel mondo, sta
cambiando ad una velocità mai vista prima. Nuove tecnologie, crescita
economica di Paesi nuovi per il vino e crescita complessiva dei consumi
stanno guidando questa evoluzione. I fattori chiave nel futuro? A delinearli
una ricerca di Wine Intelligence per Vinexpo, che ha intervistato i più
importanti retailer di mercati come Uk, Francia, Germania, Cina, Usa e
non solo.
Al n. 1 la riduzione del rischio, perché in consumatori sono spaventanti
dall’enorme varietà dell’offerta, soprattutto in Paesi
meno esperti, e puoi essere utile, ad esempio, creare percorsi con i vini
organizzati per caratteristiche gustative, anche in maniera visiva con
simboli che ne ricordano i sapori e gli aromi. Oppure affidandosi a pareri
di voci ritenute autorevoli, come per esempio ha fatto la catena Lidl
con una selezione di vini realizzata da alcuni Master of Wine. E ovviamente
con “l’assistenza digitale” consentita dalla tecnologia,
con materiale multimediale consultabile con tablet e smartphone anche
nel punto vendita. Serve poi un maggiore coinvolgimento emozionale del
consumatore, per esempio organizzando eventi o corsi di degustazione negli
spazi di supermercati e negozi specializzati. Dove va creato anche un
“theatre”, uno spazio fisico e visivo che stimoli a livello
intellettuale ed emozionale l’acquisto e il consumo, nei canali
sia off che on premise. Impossibile, poi non pensare a nuovi modelli di
vendita, come flash sales, vendite a tempo limitato e così via,
tanto on line che in negozi “fisici”, puntando sempre più
su una maggiore trasparenza, anche perché oramai i prezzi di una
bottiglia venduta in diversi negozi sono comparabili in tempo reale, e
anche su una maggiore semplicità e immediatezza nelle modalità
di acquisto, eliminando più passaggi possibili dal produttore al
consumatore. Da non sottovalutare poi la possibilità di battere
la strada dell’“ultra nicchia”, con negozi o siti dedicati
alla vendita di una sola specifica tipologia di vino, o specializzati
in un particolare Paese di provenienza. (www.winenews.it)
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