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AZIENDE
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Consumi: Federcoopesca, pesce sì ma
solo quello a buon mercato
Segno meno anche per il trasformato (-4,9% e -2,5%), per
il tonno in scatola (-3,7%) e per il surgelato (-1%)
'Il taglio alla spesa alimentare ha portato a scegliere prodotti ittici
più a buon mercato a discapito in particolare del pesce fresco''.
Commenta così la Federcoopesca-Confcooperative i dati Ismea sui
consumi delle famiglie italiane nei primi otto mesi del 2013 che, per
quanto riguarda il pesce sono calati del -3,5% in volume e del 12,5% in
valore. Un settore dove, a pagare il prezzo più alto, ricorda la
Federcoopesca, è il fresco lasciando rispettivamente -4,8% e -18,4%.
Segno meno anche per il trasformato (-4,9% e -2,5%), per il tonno in scatola
(-3,7%) e per il surgelato (-1%). L'auspicio dell'associazione è
che l'aumento dell'Iva non freni ulteriormente i consumi, anche se lo
scatto di un punto percentuale sull'imposta sul valore aggiunto interessa
solo i prodotti ittici più costosi come astici, aragoste e ostriche.
Il rischio, però, spiega la Federcoopesca, è legato ad un
aumento dei costi di trasporti che inevitabilmente potrebbero far risentire
sul costo finale del prodotto. (www.ansa.it)
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