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AZIENDE
E PRODOTTI
La metamorfosi del Chianti... fresco.
Fino ad oggi è stato un ossimoro: bere vino rosso d'estate.
Invece, la nuova iniziativa "Chianti...gustalo fresco!", proposta
dall'omonimo Consorzio, sembra sfatarlo trovando nella temperatura la
chiave di raccordo.
La
discesa dei consumi impone alle aziende di inventare nuovi servizi e prodotti,
rendendoli creativi ed innovativi, ma alcune imprese tentano di ripescare
tradizioni e quotidianità da presentare sul mercato: "E' una
nuova iniziativa, molto più semplice di quello che si pensi [...].Non
è una provocazione ma un'educazione di come si può bere
il vino Chianti" afferma Giovanni Busi, presidente del Consorzio
Vino Chianti.
Quando si degusta un vino si tiene conto di numerosi fattori, compresa
la temperatura di servizio. Pensare di bere un vino rosso come il Chianti
ad una temperatura più bassa di quella ambiente vuol dire anche
scucirlo da un'immagine tipicamente invernale oltre che da un immaginario
collettivo che lo conduce in determinati canoni; il che rende il progetto
"Chianti...gustalo fresco!", sotto questo verso, audace.
Per taluni quest'iniziativa può essere una provocazione per altri
semplicemente una proposta alternativa al consumo tipico.
Se per un verso sorseggiare un calice di Chianti a 16° può
sembrare inconsueto, vero è che i suoi produttori sono soliti berlo
a questa temperatura che coincide, più o meno, a quella di cantina.
Un bicchiere di Chianti così proposto risulta beverino, piacevole
ed estivo; ma diviene anche stuzzicante per via della sua freschezza,
che è accentuata dalla temperatura bassa oltre che dalla sua stessa
acidità.
E' innegabile che alcuni fattori subiscano l'influenza della bassa temperatura,
infatti, se da un lato essa accentua, appunto, una sensazione di freschezza,
dall'altra interviene sull'attenuazione dei profumi e dei sapori.
Per apprezzare questo nuovo modo di bere il Chianti è possibile
partecipare a due appuntamenti di "Chianti...gustalo fresco!"
nella Capitale così da poterlo degustare gratuitamente: il 24 giugno
dalle 17 alle 21 in piazza delle cinque Lune e il 26 giugno dalle 17 alle
21 in piazza San Salvatore in Lauro ai Coronari. Inoltre, fino al 30 giugno
in collaborazione con Arte dei Vinattieri e Botteghiamo sarà possibile
bere il Chianti fresco presso le enoteche, i winebar, i ristoranti e le
botteghe artigiane romane che aderiscono all'iniziativa, http://www.botteghiamo.it/botteghiamo-e-il-chianti-fresco/.
Bere un bicchiere di Chianti a 16°, che sia classico, fiorentino o
senese, è un'esperienza interessante che permette di scoprire una
nuova sfaccettatura dello stesso, per non parlare della Chianti classico
riserva che regala una sensazione particolare in bocca in quanto i suoi
tannini -che nonostante il freddo affievolisca- sono ben presenti e combinati
ad una freschezza dominante. Dalla memoria che si ha dello stesso vino
bevuto con i canoni classici viene fuori un confronto divertente: si nota
la metamorfosi del Chianti che è temporanea perché lasciato,
per un po', nel bicchiere torna alla sua classicità.
Alice Lupi
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