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AZIENDE
E PRODOTTI
Via libera a cattura accidentale tonno. Soddisfatto
Cartabellotta
De Girolamo ha firmato il decreto a favore delle piccole imbarcazioni
Buone notizie per la pesca del tonno anche per le piccole imbarcazioni.
Il governo nazionale ha cercato di mettere ordine al settore ittico firmando
il decreto sulla cosiddetta pesca accidentale del tonno rosso, che permette
di incrementare le catture di questa specie di altre 30 tonnellate, evitando
così pesanti sanzioni nei confronti dei pescatori. Lo ha annunciato
il ministro per le politiche agricole, Nunzia De Girolamo, nel corso di
un’audizione congiunta delle commissioni Agricoltura e Politiche
Europee di Camera e Senato a Palazzo Madama. “Il decreto è
stato firmato ieri – ha sottolineato il ministro – e allarga
le quote tonno ad altre 30 tonnellate per coprire le catture accidentali;
una richiesta che ci veniva dal mondo dei pescatori professionali per
loro sicuramente importante”. Si supera in questo modo la paura
e la preoccupazione di tanti consumatori che in questi giorni non avevano
acquistato più il pesce per la paura delle intossicazioni alimentari.
Ma si ricompone anche, a favore dei pescatori, il braccio di ferro tra
il governo nazionale e la Regione Siciliana. Uno scontro iniziato tra
l’Assessore Risorse Agricole e Alimentari della Regione Sicilia,
Dario Cartabellotta, e l’allora Ministro delle Politiche Agricole
Mario Catania. “Siamo veramente soddisfatti che il neo ministro
ha preso subito questa decisione – dice Cartabellotta – già
a febbraio avevamo espresso perplessità sul Decreto Ministeriale
‘quote tonno rosso 2013’ e ritenuto fondate le preoccupazioni
delle marinerie siciliane sull’impatto negativo del decreto per
la pesca siciliana, coinvolta in termini di palangari e catture accessorie.
Avevamo ragione visto quello che è successo in questo ultimo mese.
I pescatori per evitare le sanzioni e i sequestri nascondevano il pesce
appena catturato in acqua. Il tonno non refrigerato produceva istamina
che intossicava i consumatori. Adesso anche i piccoli pescatori possono
catture accidentalmente il tonno – aggiunge Cartabellotta -senza
incorrere in sequestri e i consumatori possono stare più sereni”.
In sostanza, boccata d’ossigeno per le marinerie siciliane a cui
la regolamentazione internazionale sul tonno rosso aveva già inferto
alla pesca siciliana un contraccolpo socio-economico ed occupazionale
durissimo: delle 238 imbarcazioni italiane autorizzate al prelievo nell’anno
2000 e quindi detentrici e titolari di quote tonno, 50 imbarcazioni erano
tonniere a circuizione (di cui 10 con sede in Sicilia), e 188 imbarcazioni
erano autorizzate con l’attrezzo di pesca palangaro, di cui il 90%
(pari a 170 barche) siciliane. Nel 2013, su 12 tonniere a circuizione
esistenti in Italia, solo 3 sono siciliane, così come su 30 barche
a palangaro solo 27 sono le sopravvissute e autorizzate con quota della
Sicilia. La pesca del tonno nella nostra regione, col sistema palangaro,
viene effettuata nella primavera di ogni anno da maggio a luglio soprattutto
dalla piccola pesca artigianale. (www.ilvelino.it)
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