AZIENDE E PRODOTTI

Export formaggi italiani in Cina: aumento del 30 per cento in soli sette mesi
Assolatte comunica alcuni dati molto significativi

La Cina sta diventando uno dei mercati più interessanti per il settore lattiero-caseario italiano: Assolatte sottolinea che le esportazioni casearie italiane crescono a due cifre e che i formaggi italiani sono sempre più ricercati e apprezzati dai consumatori cinesi. Nei primi 7 mesi del 2013 sono partite dall’Italia verso la Cina 571 tonnellate di formaggi italiani, con un aumento del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Assolatte il 7 novembre 2013 e che riportiamo integralmente. Sempre in prima linea per aiutare le aziende lattiero-casearie italiane a sviluppare e conquistare il nuovo mercato asiatico, Assolatte – spiega il comunicato - ha stretto un rapporto diretto con le autorità cinesi preposte alla sicurezza alimentare per facilitare l’approccio delle aziende italiane al mercato cinese, in particolare per gli aspetti legislativi, sanitari e merceologici. In quest’ottica di collaborazione, Assolatte ha incontrato la delegazione dell’Agenzia cinese per la Sicurezza Alimentare (AQSIQ), venuta in Italia per illustrare ai produttori caseari associati ad Assolatte le nuove normative in materia di sicurezza alimentare appena introdotte nel paese asiatico. Normative di cui Assolatte ha curato la traduzione dal cinese.
L’incontro ha permesso alle imprese – continuiamo a citare testualmente dalla nota ufficiale - di ricevere preziose delucidazioni su alcuni nuovi e complessi aspetti attuativi e burocratici della normativa sanitaria. Per poter esportare i loro formaggi in Cina le industrie casearie devono infatti seguire un percorso piuttosto complicato. Primo requisito, appartenere a un Paese che abbia completato con successo le procedure di valutazione del rischio e, di conseguenza, autorizzato a vendere latte e derivati in Cina. E l’Italia (grazie al lavoro svolto da Assolatte con il Ministero della Salute) è uno dei soli 31 Paesi del mondo che hanno completato con successo le procedure richieste, ottenendo il via libera dalle autorità cinesi. Uno degli aspetti più complessi, ancora in discussione, è l'obbligo d'accompagnare ogni lotto di prodotto da esportare in Cina con il certificato veterinario e i risultati delle analisi chimiche e microbiologiche relativi a ogni singola spedizione. Un aspetto tra l'altro molto oneroso, oltre che una procedura che sottrae tempo prezioso. Un altro vincolo riguarda i particolari requisiti richiesti per i formaggi a latte crudo, categoria cui appartengono alcuni dei formaggi tradizionali italiani più famosi nel mondo. Grazie all'impegno di Assolatte, si potrà affrontare con maggiore tranquillità questo nuovo e promettente mercato, che sta dimostrando potenzialità molto interessanti per i formaggi italiani.
In una apposita tabella sul trend dell'export di formaggi italiani in Cina, allegata alla nota stampa, Assolatte fa presente come nel periodo gennaio-luglio 2013, rispetto all'anno precedente, i volumi in tonnellate per Mozzarella, Ricotta e altri Formaggi Freschi è passato a 297 rispetto ai precedenti 207 (43,50% di incremento); per Mascarpone, Formaggi di crema, e altri Formaggi grassi, a 84 rispetto a 77 (+9,10%). Il dato tatale, ripetiamolo, che contempla anche tutte le altre categorie di formaggi, ha segnato 571 tonnellate rispetto alle 441, con un incremento percentuale medio del 29,50%. (www.localgenius.eu)

 


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