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AZIENDE
E PRODOTTI
Acquacoltura, Api (Confagricoltura): la produzione di pesce d’allevamento
supera quella della carne rossa
“L'acquacoltura è sulla cresta
dell'onda, con la produzione di pesce di allevamento che ha superato,
nel mondo, quella di carne bovina: 66 milioni di tonnellate di pesce,
contro 63 milioni di tonnellate di carne rossa. Le prospettive per gli
allevatori ittici sono buone. Le ‘fish farm’ sono cresciute,
a livello globale, sei volte negli ultimi venti anni. Entro il 2015 si
consumerà più pesce d'allevamento che pescato”. Ne
dà notizia l’Api, l’associazione che riunisce i piscicoltori
di Confagricoltura sulla base dei dati diffusi da un rapporto dell'Earth
Policy Institute e uno studio dell'Organizzazione per la cooperazione
e lo sviluppo economico.
Per l’Api è questo il miglior riconoscimento dell’importanza
dell’acquacoltura all’interno del settore agroalimentare.
“In Italia questa è tra le attività più vitali
del settore primario – sottolineano i piscicoltori di Confagricoltura
– nonostante ciò non si è sviluppata quanto avrebbe
dovuto, malgrado le ottime caratteristiche del nostro prodotto nazionale
che, dal punto di vista nutrizionale, ha qualità paragonabili e,
in molti casi, addirittura superiori a quelle del prodotto selvatico,
perché contiene elevati quantitativi di elementi nutritivi, come
gli acidi grassi e gli omega 3, ottimi per la salute umana”.
Il settore, oggi, sfiora 525milioni di euro di giro d’affari, la
filiera occupa 15.000 addetti, produce 195.000 tonnellate tra pesci e
molluschi, distribuiti in ottocento siti produttivi concentrati per il
60% al nord, il 18% al centro e il 22% al sud. Il primato, tra i pesci,
spetta alla trota, che con 38.000 tonnellate ha raggiunto un valore di
138.000 euro, seguita dall’orata e dalla spigola, con circa 20.000
tonnellate, pari a 133.400 euro. I piscicoltori italiani sono impegnati
da sempre per garantire ai consumatori prodotti di altissima qualità,
sani e nutrienti, fondamentali anche nelle diete dei più piccoli
e a prezzi decisamente accessibili.
Per i piscicoltori di Confagricoltura è giunto il momento di attribuire
all’acquacoltura il suo rilievo all’interno del settore agroalimentare.
Gli appuntamenti più urgenti sono la riforma della politica comune
della pesca e la revisione dell’Organizzazione comune di mercato
(OCM) del settore. “Fondamentale – ricorda l’Api –
è anche la definizione dei nuovi strumenti di sostegno 2014/2020 del
Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura
(FEAMP). E’ urgente avviare, a livello nazionale, le procedure attuative
e definire gli obiettivi strategici per gli allevamenti ittici italiani”.
Confagricoltura
Area Comunicazione
Ufficio Stampa
Tel. 06.68.52.374
E-mail: immagine@confagricoltura.it
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