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AZIENDE
E PRODOTTI
Taglie minime, stavolta hanno ragione i produttori, l'acquacoltura ne
è esclusa
E' vero: per la maggior parte dei pesci,
molluschi e crostacei, esiste una taglia minima al di sotto della quale,
per tutelare la riproduzione delle specie, non si può pescarli,
né commercializzarli. Ma ciò non vale per nessuna delle
specie provenienti da produzioni di acquacoltura: l'esclusione dell'acquacoltura
dal divieto di detenzione, sbarco, trasbordo, trasporto e commercializzazione
di specie sottotaglia previsto per la pesca è stabilita esplicitamente
nella recente normativa di riordino del settore (punto 4, art.7 D.Lgs.
4 del 9 gennaio 2012), laddove si specifica che "le disposizioni
non si applicano ai prodotti di acquacoltura e a quelli ad essa destinati".
Giunge dall'Associazione Mediterranea Acquacoltori di Lega Pesca questo
chiarimento resosi indispensabile ed urgente per fare chiarezza in una
situazione che sta arrecando non poco danno agli acquacoltori, ed in particolare
ai molluschicoltori. Proprio sulle partite di molluschi (mitili e vongole,
soprattutto, ma anche ostriche)si stanno registrando sempre più
frequenti contestazioni da parte delle Autorità di controllo, e
segnalazioni di commercianti che rifiutano di acquistare prodotto erroneamente
ritenuto sottotaglia.
E' una distinzione sostanziale quella tra prodotto catturato e prodotto
allevato, soprattutto se si considera che, per la pesca, il sottotaglia
è sanzionato penalmente con arresto da 2 mesi e 2 anni o con un'ammenda
da 2mila a 12 mila euro, più confisca del pescato e attrezzi, rientrando
nell'elenco delle infrazioni gravi che valgono l'attribuzione di ben 5
punti in licenza.
Né questo può essere motivo di sospetto sulla sostenibilità
dell'acquacoltura, che rimane un obiettivo su cui AMA tiene a rilanciare
l'impegno portato avanti dai produttori: i consumatori devono essere rassicurati
sul pieno rispetto della tracciabilità e degli standard ambientali
e igienico-sanitari che gli acquacoltori sono giustamente chiamati
a garantire con una serie di adempimenti complessi e onerosi.
AMA/LEGA PESCA mette a disposizione
delle imprese di acquacoltura una sintetica documentazione che può
rappresentare un valido strumento di risposta e immediato chiarimento
per fugare ogni dubbio in caso di eventuali contestazioni. (http://www.legapesca.coop)
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