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AZIENDE
E PRODOTTI
L’Italia si conferma paese d'élite per la moltiplicazione
delle sementi
Un incremento in valore per le esportazioni del 25% e nelle importazioni
del 15% circa, rispetto al 2010. Lo evidenzia l’Associazione Italiana
Sementi nel commentare i dati ISTAT 2011 sull’import-export di sementi,
sottolineando che questi nuovi aumenti vanno a sommarsi a quelli dell’annata
precedente a dimostrazione della vitalità, specie commerciale,
del settore.
La bilancia commerciale continua
comunque a restare passiva, nel 2011 per un importo di poco superiore
ai 90 milioni di euro. “I dati dell’import-export di sementi
nel 2011 confermano quella che da tempo è una peculiarità
del nostro paese: la presenza di un ambiente favorevole e competitivo
per la moltiplicazione delle sementi, con i settori della barbabietola
da zucchero e delle sementi da orto che eccellono, ed un’ottima
intraprendenza commerciale” – commenta Paolo Marchesini, presidente
di Assosementi.
“In diversi modi l’Associazione si sta impegnando a difendere
queste prerogative, innanzitutto collaborando con Regioni quali l’Emilia-Romagna,
le Marche e l’Umbria nella gestione degli isolamenti delle colture
da seme orto, mentre si attende che un’altra regione importante,
la Puglia, assuma concrete iniziative al riguardo. Lo scorso mese di gennaio
abbiamo poi sottoscritto una intesa di filiera con il Consorzio degli
agricoltori moltiplicatori COAMS”.
Analizzando in dettaglio alcuni dati, emerge che le esportazioni sono
passate da un valore di circa 180 milioni di euro nel 2010, a 225 milioni
di euro nel 2011, con gli incrementi maggiori per barbabietola da zucchero
(un vero exploit, +89%), loietto italico (+58%), trifogli, erba medica,
riso e sementi da orto. Le importazioni sono complessivamente salite nel
2011 a circa 318 milioni di euro, rispetto ai 275 del 2010.
Gli aumenti più evidenti sono stati realizzati con il mais ibrido,
le patate da seme, le sementi da orto, il loietto italico ed i trifogli.
A livello di bilancio individuale, tuttavia, sono poche le specie che
presentano oggi una situazione positiva: la barbabietola da zucchero,
il riso e l’erba medica. In forte passivo, oltre a mais, soia e
patata da seme, troviamo anche le sementi da orto ed il loietto italico.
“Andando oltre i risultati positivi delle esportazioni è
comunque necessario ricordare il ruolo sempre più importante che
stanno assumendo i controlli e le certificazioni fitosanitarie per assicurare
la circolazione e l’entrata delle sementi nei paesi di destinazione
– aggiunge infine il presidente di Assosementi – e pertanto
l’esigenza di avere un servizio fitosanitario molto efficiente,
sia a livello centrale, per l’ufficio che dipende dal Ministero
delle politiche agricole, che a livello di ogni singola regione”.
Una sintesi dei dati ISTAT dell’import-export di sementi è
disponibile sul sito di Assosementi, all’indirizzo: http://www.sementi.it/statistiche
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