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AZIENDE
E PRODOTTI
IL MERCATO ITALIANO SEMPRE MENO
ITALIANO
I Francesi dominano la ristorazione e nei buoni pasto solo un’azienda
tra le prime 5 è italiana
Solo pochi giorni fa il premier Monti richiamava l’attenzione
sulla necessità di attuare misure di tutela della crescita del
nostro sistema paese partendo anche dalla difesa del prodotto italiano
con l’appello lanciato in Senato «Pensiamo che quando si acquista
un bene prodotto in Italia non solo si sceglie la qualità delle
conoscenze e delle esperienze che in esso sono racchiuse, ma si contribuisce
a tenere in vita aziende e a sostenere posti di lavoro sul nostro territorio».
Nonostante la sempre sostenuta difesa del made in Italy, la cronaca ogni
giorno, proprio nel periodo del 150nario dell’unità d’Italia,
ci riporta una rassegna di fatti inerenti un susseguirsi di acquisizioni
da parte di realtà estere del nostro sistema produttivo.
Osservando le dinamiche del nostro mercato, è evidente che stiamo
perdendo terreno proprio nel nostro paese, nei gangli del mercato, dopo
le avanzate dei francesi verso Mediobanca, Parmalat, Edison, Enel e Bulgari
e adesso anche nel settore della ristorazione con l’acquisizione
di Gemeaz da parte del gruppo francese Elior.
Passaggi graduali che segnano la direzione verso cui tira il vento e soprattutto
il destino verso cui si avvia la nostra economia, soprattutto in questa
difficile fase.
Sbaragliando i concorrenti italiani in gara per le mense Gemeaz, con questa
acquisizione Elior, presente nel nostro Paese attraverso la controllata
Avenance, conquista ora la leadership di mercato della ristorazione collettiva
italiana.
In realtà la presenza dei francesi nella ristorazione italiana
non è poi una vera novità, infatti il comparto dei buoni
pasto mostra da tempo il quadro di una situazione significativa, forse
meno nota ai più, ma molto significativa per un settore che incide
assai sulle tasche degli italiani, considerato che sono 2,5 milioni gli
italiani che ogni giorno pranzano col buono pasto, con un fatturato complessivo
che si aggira sui 2 miliardi e 600 milioni di euro.
La classifica degli operatori del mercato nazionale vede nel complesso
circa 25 società emettitrici dei titoli di servizio (buoni pasto,
buoni acquisto, voucher sociali, ecc) ma le redini del gioco in realtà
sono in mano alle prime 4 che insieme superano l’80 % del totale.
E’ rilevante notare che se si considerano i primi 5 player, solo
uno è una società italiana a capitale interamente italiano
e si posiziona al secondo posto della classifica, mentre gli altri sostanzialmente
fanno capo a multinazionali francesi, ed al 6° posto, ad una multinazionale
inglese.
Queste 5 imprese multinazionali (4 francesi e l’inglese) sono di
fatto le uniche operanti oggi, insieme alla genovese QUI! Group spa, nel
mondo buoni pasto e voucher italiani.
La tendenza è quella di una forbice che si apre sempre più
nei confronti dei francesi, aumentando il peso del loro ruolo in questo
ambito, testimoniato in passato anche dall’avanzata di Chèque
Déjuner, in Day Ristoservice srl, già detenuta dal gruppo
Camst.
E per completare il quadro di questa particolare situazione, le Società
italiane di riferimento alle suddette multinazionali operanti in Italia
(Edenred SA: Edenred Italia S.r.l.; Groupe Elior: Ristochef S.p.A. –
acquisita da Edenred Italia S.r.l.; Sodexo: Sodexo Motivation Solutions
Italia S.r.l; Chèque Déjuner: Day Ristoservice S.p.A.),
sono 4 delle 5 Aziende componenti l’ANSEB ossia l’Associazione
Nazionale Società Emettitrici Buoni pasto, l’ente italiano
rappresentante gli operatori del mercato.
L’unica impresa che rimane a difendere il nome italiano fronteggiando
le multinazionali francesi che la fanno da padrone, posizionandosi al
secondo posto nella classifica generale, è la genovese QUI! Group
con i suoi quasi 900 dipendenti sparsi fra Genova e le altre filiali in
Italia, i 120 mila pubblici esercizi affiliati al noto buono pasto di
colore giallo con la Q e la forchetta e un’attività di solidarietà
che ha trasformato il buono pasto in Pasto Buono, visto che la propria
Fondazione recupera a fini solidali le eccedenze sane della ristorazione.
Tra l’altro, questa società è stata la prima ad introdurre
nel nostro paese il moderno buono pasto elettronico, (l’evoluzione
dei sistema buono pasto), anche grazie all’impiego di una card elettronica
multifunzione tra le più evolute e tecnologicamente avanzate e
performanti che siano state sviluppate.
La QUI! Group spa, insomma, dovrà tingere di bianco rosso e verde
le vetrofanie che si stagliano sulle tante vetrine degli esercizi convenzionati,
e così, magari, chi sceglierà questo servizio, tra enti
pubblici, aziende e liberi professionisti, potrà riconoscere il
prodotto e la qualità italiana a dispetto dell’avanzata straniera.
Ufficio Stampa QUI! Group Spa
Serena Dondarini
Tel. 010 5767411
stampa@quigroup.it
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