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Lo stop dell’Argentina all’import di prosciutti è contro
le regole del commercio internazionale
La Cia sottolinea la gravità
delle decisioni e chiede all’Unione europea di intervenire.
E’ una misura in netto contrasto con le regole del commercio internazionale.
Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta la notizia
del blocco da parte del’Argentina delle importazioni di prosciutti
dalla Spagna, dall’Italia e dal Brasile.
Gli allevatori e gli industriali argentini -rileva la Cia- hanno firmato
un accordo per autolimitarsi negli acquisti di materie prime suine dall’estero
e per migliorare la propria produzione negli anni a venire in cambio dello
stop di tutte le importazioni di prosciutto. Intesa che è stata
accolta dal governo argentino, il quale ha provveduto immediatamente al
blocco dell’import.
La Cia, nel ricordare che nel 2011 l’Argentina ha acquistato 274
tonnellate di prosciutti dalla Spagna; 199 tonnellate dall’Italia
e 241 dal Brasile, sottolinea la necessità che il governo italiano
si faccia sentire nelle sedi europee affinché l’Ue intervenga,
anche con misure di ritorsione nei confronti dei prodotti argentini, e
porti il caso davanti all’Organizzazione internazionale del commercio
(Wto).
Si tratta -conclude la Cia- di un atto indispensabile per tutelare l’export
agro-alimentare “made in Italy” che fattura circa 30 miliardi
l’anno. (www.cia.it)
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