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AZIENDE
E PRODOTTI
La Commissione propone norme più chiare
sullo status giuridico del polline nel miele
La Commissione europea, in seguito a una pronunzia pregiudiziale della
Corte di giustizia delle Comunità europee, ha adottato una proposta
di modifica delle norme sul miele tesa a chiarire l’effettiva natura
del polline. Conformandosi alle norme dell’OMC, la proposta definisce
il polline una componente naturale del miele e non un ingrediente.
La Corte di giustizia ha fondato la sua interpretazione sulla direttiva
“Miele”, risalente al 2011, e ha qualificato il polline come
ingrediente del miele, sostenendo che il polline si trova nel miele a
causa soprattutto di un intervento dell’apicoltore. Secondo la proposta
della Commissione, invece, il polline è una componente naturale
e non un ingrediente di miele; esso giunge all’alveare grazie all’attività
delle api e si trova nel miele indipendentemente dall’intervento
dell’apicoltore. Di conseguenza, poiché il polline è
considerato una componente naturale del miele, non si dovrebbero applicare
le norme di etichettatura UE, che impongono un elenco degli ingredienti.
La proposta della Commissione non tocca la conclusione della Corte per
quanto riguarda l’applicazione della normativa sugli OGM al polline
OGM nei prodotti alimentari. In particolare non modifica la conclusione
della Corte secondo la quale il miele contenente polline OGM può
essere immesso sul mercato solo se esiste una normativa che lo autorizzi.
Saranno inoltre applicabili anche le norme di etichettatura sugli OGM3.
La proposta mira poi ad allineare le attuali competenze di esecuzione
della Commissione. articolate nella direttiva 2001/110/CE (direttiva “Miele”),
a quelle introdotte dal trattato di Lisbona.
Il mercato del miele dell’UE in cifre
L’UE rappresenta il 13% circa della produzione mondiale di miele
(200 000 t.): La Spagna ne è il maggior produttore (33 000 t.),
seguita da Italia, Ungheria e Romania (ciascuno di questi paesi produce
22 000 t. circa) e dal Portogallo (21 000 t.). Le importazioni di miele
dell’UE ammontano a circa 140 000 t., che rappresentano il 40% del
consumo totale della UE.
Contesto
La questione è nata nel contesto di una controversia avviata da
un apicoltore tedesco e riguardante lo status giuridico del miele dopo
che nel suo miele era stata riscontrata la presenza di polline di mais
MON 810 geneticamente modificato. Su questo caso, il tribunale tedesco
ha chiesto alla Corte europea di giustizia una pronunzia pregiudiziale.
In data 6 settembre 2011, la Corte di giustizia ha pronunciato la sentenza
in cui ha indicato quanto segue: a) la precedente interpretazione del
campo d’applicazione della legislazione sugli OGM era erronea (tale
legislazione era pienamente applicabile al polline OGM nel miele) e b)
il polline nel miele andava considerato un ingrediente.
Per maggiori informazioni sulla causa C-442/09:
http://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2011-09/cp110079...
(fonte: www.aiol.it)
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