|
AZIENDE
E PRODOTTI
l club della pera Abate
Nel corso di un incontro spontaneo di frutticoltori a Costa di Rovigo
si è discusso della possibilità di regolamentare la produzione
del frutto
Un 'Club della pera Abate'. Questa è l'idea
dei frutticoltori che si sono riuniti spontaneamente a Costa di Rovigo
tramite il passaparola. Riunire sotto un unico coordinamento e marchio
la pera Abate italiana: l'idea non è nuova, era già stata
proposta alcuni anni fa, ma per varie cause non si è ancora voluta
concretizzare. La presenza di due frutticoltori del ferrarese, Giorgio
Zaniboni e Albano Bergami, socio della Op La Diamantina, ha
consentito di acquisire delle importanti precisazioni circa le motivazioni
che hanno spinto e formalizzato la loro idea. La novità principale
è proporre a tutti i frutticoltori di pera Abate di regolamentare
la filiera della produzione con alcune semplici e fattibili regole e partire
dai produttori e dal prodotto.
Tali regole sono sostanzialmente individuabili:
-in un unico disciplinare per i trattamenti su base italiana,
- un comitato tecnico responsabile con la partecipazione anche della Fondazione
Navarra di Ferrara,
- il catasto unico della pera abate,
- un unico standard di raccolta,
- un coordinamento della commercializzazione,
- un quantitativo da destinare alla conservazione (consigliata nei momenti
di super produzione),
- un versamento proporzionale alla produzione dei singoli produttori,
- la pubblicizzazione del nuovo marchio,
- la costituzione di un comitato super parte, per dirimere le eventuali
controversie,
- il packaging che dovrà essere standard per la raccolta cassoni
piccoli/casse normali per il 70+ e casse (bauletti) per il 60-70, per
ottimizzare la frigoconservazione e la riduzione dei manipolamenti post
cella e dare un valore diverso ai due prodotti ottimizzando così
i costi.
Durante l'incontro ci sono state domande e risposte adeguate: i produttori
hanno avuto nell'ultima annata una produzione alta, ma compensi alquanto
ridotti che hanno bistrattato il valore del loro prodotto; è per
questo che forse si è capito che l'unione può fare la differenza,
sia nei momenti di valori alti, che nei momenti difficili come per l'annata
scorsa.
La serata è terminata con l'intenzione di ritrovarsi dopo un paio
di settimane per verificare e per aderire all'iniziativa in modo che il
progetto iniziale possa prendere corpo e partire con l'ausilio del Cso
di Ferrara e della Camera di commercio di Ferrara e di quelle che saranno
interessate. (http://agricolturaonweb.imagelinenetwork.com)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|