AZIENDE E PRODOTTI

Olio d'oliva fasullo, attenti all'etichetta
Se il costo di un litro è inferiore ai 6 euro meglio non fidarsi

L'olio importato ha superato nel 2011 quello prodotto in Italia. Una realtà che mette a rischio un sistema, ma con l'inganno. Anche l'olio pistoiese ne risente, dove la produzione in provincia è circa l'8% di quella toscana con 14.756 quintali (dati Istat 2010), ottenuti da 7.500 ettari di uliveti 'attivi', significa che 8% del territorio provinciale è occupato da ulivi.
Una risorsa importante dal punto di vista economico, paesaggistico e per la tenuta idrogeologica del territorio collinare. Una risorsa che è messa in difficoltà da frodi e da etichette ingannevoli, che spesso sono così concepite: in grande un nome commerciale che richiama l'italianità del prodotto; in caratteri piccolissimi magari sul retro della bottiglia 'prodotto con miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari', che è la vera informazione che interessa ai consumatori. 

“I consumatori comprano olio prodotto con olive spagnole, greche o tunisine, convinti di comprare toscano -dichiara Riccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia- ingannati da etichette fuorvianti e allettati da un prezzo mediamente più basso dei veri e sani oli toscani”.
Come nelle pubblicità ingannevoli degli spot tv. In grande ed urlato si evidenzia la parola gratis, in piccolo e su testo scorrevole l'indicazione che si paga. All'inganevolezza delle etichette, si aggiungono le vere e proprie frodi. Dove non viene neppure indicata la presenza di oli stranieri. 

Coldiretti vuole tutelare le produzioni e i consumatori, e, insieme a Unaprol, Consorzio Olivicolo Italiano, e Symbola, Fondazione per le qualità italiane, ha preparato una proposta di legge che punta ad avere sull'etichetta caratteri indicanti l'origine del prodotto più grandi, senza marchi ingannevoli. Su un altro versante, propone la fine del segreto sui nomi delle aziende che importano olio dall’estero. La proposta ha già avviato l'iter al Senato.

Per il momento il consumatore si può autotutelare, tenendo conto che un buon litro d'olio extravergine di oliva prodotto al 100% con olive italiane, se ha un prezzo inferiore a 6 euro è meglio non acquistarlo: difficilmente potrà mantenere le promesse ventilate.

I produttori di olive ed olio trasparenti sono messi in difficoltà dalla presenza di quantità enormi di olio extravergine a prezzi stracciati. Prezzi che si possono ottenere, appunto, solo con inganno e frodi.

La Toscana è una delle regioni che più risente di inganni e frodi: rappresenta il 3% della produzione nazionale, ma gode di un'altissima immagine per la qualità dei propri oli che è riuscita a conquistarsi con grandi sacrifici. Secondo una analisi Coldiretti/Eurispes circa il 30% dell’olio extracomunitario importato in Italia nel 2010 è stato destinato a sole due province, guarda caso dove hanno sede importanti stabilimenti. (http://www.blognotizie.it)



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