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AZIENDE
E PRODOTTI
“Assieme”: l’olio extravergine
d’oliva 100% italiano dal campo alla tavola
La bottiglia realizzata da Cia,
Coop, Alleanza cooperative agroalimentari e Cno presentata al Salone del
Gusto di Torino. Un patto tra agricoltori, cooperazione e Grande distribuzione
per garantire la completa tracciabilità del prodotto per i consumatori,
ma anche l’equa ripartizione del valore aggiunto e della redditività
tra tutti i soggetti della filiera. Sugli scaffali da fine ottobre: obiettivo
200 mila bottiglie l’anno. Testimonial del “battesimo”
Politi, Tassinari, Luppi alla presenza del ministro delle politiche agricole
Mario Catania.
Si chiama “Assieme” ed è un olio extravergine d’oliva
tutto italiano, dal campo agli scaffali del supermercato. Un olio non
solo di alta qualità per i consumatori, frutto di olive 100% italiane,
ma un prodotto che guarda all’etica e che garantisce per la prima
volta una più equa ripartizione del valore aggiunto tra i diversi
soggetti della filiera. La presentazione della prima bottiglia a marchio
“Assieme” è avvenuta all’interno del torinese
“Salone del Gusto”, dove i presidenti della Cia Giuseppe Politi,
del Cno-Consorzio nazionale olivicoltori Gennaro Sicolo, di Legacoop agroalimentare
Giovanni Luppi - intervenuto a nome dell’Alleanza delle Cooperative
Italiane Agroalimentari - e di Coop Italia Vincenzo Tassinari hanno tenuto
a battesimo il prodotto, ma soprattutto hanno raccontato l’intesa
“storica” raggiunta, la prima di questo genere nel campo complesso
e ricco di insidie dell’olivicoltura. Non a caso la presentazione
ha visto la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole Mario
Catania.
Messa da parte l’annosa questione dei conflitti all’interno
della filiera, la cosiddetta “catena del valore”, Cia, Cno,
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentari e Coop hanno
deciso di collaborare per arrivare a un olio davvero “made in Italy”:
tutta italiana la materia prima, tutti italiani i luoghi di produzione
e trasformazione, tutta italiana la rete di vendita e distribuzione. In
questo senso, anche la scelta del marchio non è affatto casuale:
l’olio che arriva sul mercato con l’etichetta distintiva “Assieme”,
proprio per evidenziare la scelta di un percorso diretto e condiviso,
di una filiera che, invece di perdersi in mille intermediari che fanno
aumentare i prezzi, si accorcia fino a comprendere soltanto olivicoltori,
frantoi cooperativi, e la più grande catena della distribuzione
moderna in Italia.
Una scelta -è stato detto- che ha un doppio vantaggio, per i consumatori
e per gli agricoltori italiani. Da una parte, infatti, le famiglie avranno
la garanzia della completa tracciabilità dell’olio a partire
dalla pianta, con una trasparenza totale che riguarda sia i parametri
qualitativi del prodotto sia l’equità del prezzo pagato.
Dall’altra, tutti i protagonisti avranno la certezza della condivisione
del valore economico creato, senza squilibrio alcuno. L’accordo,
infatti, ha un obiettivo “etico”: il costo delle bottiglie
che andranno nei canali di vendita sarà il risultato di un processo
fondato sul dialogo e sulla responsabilità reciproca, un prezzo
congruo a sostenere le imprese coinvolte, in grado cioè di coprire
le spese di produzione e quindi di generare un reddito tale da consentire
di remunerare gli agricoltori in maniera adeguata. In un momento di crisi
e di disoccupazione elevata come quello attuale, vuol dire salvaguardare
i posti di lavoro, soprattutto al Sud, visto che circa l’80% dell’olio
si produce proprio in Puglia, Calabria e Sicilia.
La qualità dell’Olio Assieme è indiscussa e dichiarata
in etichetta: si tratta di un olio dal fruttato medio, verde/maturo, dal
sentore amaro e piccante tale da esprimere un gusto equilibrato. Questo
extravergine è rafforzato da tre parametri di qualità obbedendo
alla regola del 3: l’acidità inferiore allo 0,3% (a fronte
di un limite di legge dello 0,8%), le caratteristiche organolettiche e
il contenuto di polifenoli (composti antiossidanti, indici di freschezza
e qualità) maggiore o uguale a 300mg/kg. Ma ciò che rende
davvero speciale l' olio extravergine di oliva, nell’universo alimentare,
è la sua funzione preventiva nei confronti di moltissime patologie,
come comprovato da moltissimi studi e ricerche medico-scientifiche. In
particolare gli effetti salutari di questo prezioso nutrimento riguardano
l'apparato digerente; le malattie cardiovascolari e molte patologie tumorali.
“Si tratta di un’operazione molto importante -ha detto il
presidente della Cia, Giuseppe Politi- non solo perché ci permette
di valorizzare uno dei prodotti di eccellenza della nostra agricoltura,
ma soprattutto perché è un’ulteriore arma di difesa
contro le truffe e le sofisticazioni, che al nostro olio extravergine
d’oliva causano ogni anno danni che superano 1,5 miliardi di euro.
Ecco perché accordi come questo, che garantiscono la totale tracciabilità
del prodotto a partire dalla materia prima, aiutano i cittadini a tutelarsi
dagli inganni e proteggono i guadagni e la credibilità dell’agroalimentare
italiano, conquistata nel corso degli anni proprio grazie alla qualità
delle sue produzioni, come appunto l’olio”.
“D’altra parte -ha aggiunto il presidente del Cno, Gennaro
Sicolo- il comparto olivicolo è di primaria importanza per l’economia
del Paese. Il settore impegna più di un milione di aziende per
una produzione media annua che si aggira intorno a 450 mila tonnellate,
di cui il 30-40 per cento destinato all’export. Le piante di olivo
in produzione sono circa 160 milioni per un valore sui mercati di oltre
3,5 miliardi di euro e un consumo pro capite che in Italia raggiunge i
12-14 chili l’anno”.
“In una fase difficile come quella attuale è compito della
distribuzione svolgere un ruolo di cerniera fra chi produce e chi consuma,
accorciando la filiera e dando vita a progetti concreti in grado di generare
significativi benefici per i soggetti interessati -ha sottolineato Vincenzo
Tassinari, presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia- Noi di
Coop lavoriamo in questa direzione avvantaggiati dalla nostra identità
di catena distributiva italiana e, come è già successo per
i vini della linea ‘Assieme’ nati dalla collaborazione con
cantine associate e Legacoop agroalimentare (1.800.000 bottiglie vendute
in un anno) e con il progetto ‘100% Pasta Italiana’, abbiamo
individuato nell’olio un altro prodotto basico della dieta mediterranea
su cui applicare la stessa esperienza di co-imprenditorialità.
Alta qualità, valore condiviso, l’olio ‘Assieme’
è sui nostri scaffali dai prossimi giorni con un prezzo di uscita
indicativo di circa 3, 50 euro. Un prezzo volutamente contenuto se rapportato
al livello del prodotto. Ma la scelta è chiara: offrire ai consumatori
un extravergine di alta qualità che guarda alle tasche degli italiani
in un momento di crisi economica. Per il primo anno l’obiettivo
che ci siamo dati è di circa 200 mila bottiglie (pari a 100 mila
litri di olio): è un obiettivo ambizioso in un mercato molto frammentato
e in una congiuntura economica sfavorevole ma puntiamo a realizzarlo”.
“È la seconda iniziativa con il marchio Assieme che promuoviamo
con i produttori e con Coop -ha concluso il presidente di Legacoop agroalimentare,
Giovanni Luppi a nome dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
La prima, lanciata lo scorso anno, ha visto come protagonista il settore
vitivinicolo cooperativo e ha raggiunto un risultato importantissimo in
termini di gradimento dei consumatori, di vendita e di remunerazione per
tutti i protagonisti della filiera. Sono certo che anche per l’olio
il risultato sarà più che positivo”. (www.cia.it)
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