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La crisi penalizza i consumi di olio d’oliva
Spagna, Italia e Grecia alle prese
con una nuova crisi, quella dell’olio d’oliva. Il prezzo del
prodotto simbolo della dieta mediterranea è crollato a livello
di 10 anni fa. Lo stesso il consumo domestico nei paesi mediterranei,
tra i maggiori produttori, è in calo a causa della crisi economica.
A livello mondiale è la Spagna il primo paese produttore d’olio
d’oliva con il 43% de totale, segue l’Italia con il 14% e
la Grecia con il 10% dell’ammontare. Il calo coincide con un’abbondante
raccolta di olive in Spagna, il maggior produttore, creando un eccesso
che ha spinto l’Unione europea a intervenire per ridurre il surplus,
che mette a rischio i redditi agricoli.
‘‘Il mercato è in seria crisi, dice questo produttore
di olive greche, questa coltura è vitale per i paesi produttori
in termini di mantenimento dell’occupazione nelle aree rurali’‘
Il prezzo dell’extravergine di oliva al mercato all’ingrosso
ha perso questo mese 2.900 dollari a tonnellata. E’ la perdita maggiore
dal 2002. Secondo Oil Word, il consiglio di gestione che ha sede ad Amburgo,
un tale crollo del consumo domestico dell’olio d’oliva in
questa fase è il risultato della crisi economica. (http://it.euronews.com)
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