|
AZIENDE
E PRODOTTI
Associazione Gran Suino Italiano nuova Organizzazione
interprofessionale regionale
Con l’iscrizione nell’elenco regionale si è concluso
il percorso di riconoscimento dell’Associazione Gran Suino Italiano
come Organizzazione interprofessionale regionale, effettuato ai sensi
del Reg. CE 1234/07 e della L.R.24/2000.
“Si tratta di un passaggio importante per il consolidamento di positive
relazioni di filiera nel comparto suinicolo della nostra regione che,
anche recentemente, ha dovuto affrontare ripetute crisi di mercato. –
dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni
– L’organizzazione interprofessionale può rappresentare
uno strumento significativo per facilitare i rapporti tra le diverse componenti,
in particolare tra produzione agricola e trasformazione industriale, con
la possibilità di coinvolgere anche la distribuzione commerciale”.
All’Associazione “Gran Suino Italiano” aderiscono organizzazioni
di produttori del settore, industrie di macellazione e di trasformazione
sia private sia cooperative e le organizzazioni professionali agricole
più rappresentative. Il piano di lavoro della nuova organizzazione
prevede attività di studio sulla filiera per orientare la produzione
al miglioramento della qualità e ai fabbisogni del mercato, ma
anche l’elaborazione di contratti tipo per i propri aderenti, in
linea con la normativa comunitaria e in grado di promuovere regole in
materia di certificazione etica e di responsabilità sociale dell’impresa.
“Il riconoscimento dell’Associazione Gran Suino Italiano,
che segue quella del “Distretto del pomodoro da industria - Nord
Italia” – conclude Rabboni – rappresenta una ulteriore
e positiva tappa del percorso di consolidamento delle principali filiere
emiliano–romagnole. La nostra Regione è caratterizzata dalla
presenza di numerosi prodotti di “alta salumeria”, quali:
Culatello di Zibello, Prosciutto di Parma, Prosciutto di Modena, Cotechino
e Zampone di Modena, Mortadella Bologna, Salame Piacentino, Coppa di Parma,
Coppa e Pancetta Piacentine. La decisione degli allevatori, dei macellatori
e delle industrie di trasformazione di dar vita ad un organismo interprofessionale
può certamente contribuire, grazie alla programmazione dell’offerta
ed all’ulteriore miglioramento della qualità delle carni,
a valorizzare le nostre produzioni ed a contenere le difficoltà
di mercato, che hanno ridotto in modo significativo i redditi degli allevatori”.
(www.ermesagricoltura.it)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|